Undici sommergibili nucleari russi , trasferiti nell’Atlantico.

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Un altro passo preoccupante verso il rischio della terza guerra mondiale.

 La Russia ha trasferito nell’Atlantico 11 sottomarini che, lanciano bombe nucleari.

 È molto probabile che sono sottomarini della classe Oscar e,  l’inquietante sottomarino Belgorod  che trasporta il missile “ Poseidon”, chiamato ” missile dell’Apocalisse “

Belgorod è il  sommergibile nucleare  più lungo esistente nel  Mondo.

IL sottomarino è anche piattaforma,  per l’arma nucleare Ocean Multipurpose System Statis -6.

Quest’ultimo è un veicolo sottomarino a propulsione nucleare che,  la NATO chiama Kanyon e che è dotato di una bomba nucleare di grande potenza,“ status 6”.

 L’ordigno nucleare Status -6  appare come un grande siluro, lungo 24 metri e dal diametro di 1,5 m. Prosegue dopo il lancio dal sommergibile  per 10 mila km, muovendosi a profondità fino a un kilometro e velocità massima di 185 kilometri l’ora.

Le finalità di questo ordigno sono “infliggere danni inaccettabili alla zona colpita di un paese creando aree di alta contaminazione radioattiva, rendendole inadatte per attività militari, economiche o di altro tipo per lunghi periodi di tempo”.

Poseidon, le armi ipersoniche Avanguard, Kinzhal e Tsirkon oltre al satanico missile Sarmat sono parte delle nuove armi russe.

A tal proposito Putin qualche hanno fa dichiarò  “  abbiamo sviluppato veicoli sommergibili senza pilota che possono muoversi a grandi profondità (direi profondità estreme) in modo intercontinentale, a una velocità molte volte superiore a quella dei sottomarini, dei siluri all’avanguardia e di tutti tipi di navi di superficie. Sono silenziosi, altamente manovrabili e non hanno quasi nessuna vulnerabilità che il nemico possa sfruttare”.

 IL trasferimento dei sommergibili nucleari nell’Atlantico rappresenta la risposta all’attacco sferrato il 23 maggio contro il sito radar di Armavir, località a nord della Georgia.

Una stazione radar che è parte del sistema di allerta precoce russo.

Questo sistema di radar denominato OTH Voronezh-DM rileva oggetti  (missili balistici, missili da crociera ma anche oggetti spaziali)  in un raggio di 6000 chilometri.

 L’orizzonte visivo di questo sistema radar riguarda in particolare i Balcani, il Mediterraneo che sono sotto giurisdizione Nato, ma anche il golfo Persico e l’Asia. Sono stati i missili ATACMS (Army Tactical Missile System), trasferiti di  dagli Stati Uniti e impiegati già  per colpire due aeroporti a Berdyansk e Luhansk, utilizzati dagli elicotteri dell’esercito russo operativi sui fronti del Donbass e di Zaporizhia.

  Appare evidente che si è raggiunto un nuovo livello di escalation nel confronto indiretto Russia/Nato.

IL sistema radar colpito è strategico, per il sistema nucleare russo e che insieme a installazioni simili svolge un ruolo primario nella sicurezza strategica della  Russia

. Questo attacco ha avvicinato il mondo al margine estremo di una guerra nucleare.

Inquietanti le dichiarazioni dell’ex capo delle Attività Spaziali  Dmitry Rogozin dopo  l’attacco al sistema radar russo:   Così, ci troviamo non solo sul precipizio, ma sul bordo stesso, oltre il quale, se il nemico non viene fermato in tali azioni, inizierà un collasso irreversibile della sicurezza strategica delle potenze nucleari.

 Intanto Francia e  Germania hanno dichiarato di essere d’accordo di usare le armi occidentali, per attaccare obiettivi posti nel territorio russo.

 Sulla stessa linea i ministri UE della difesa con l’eccezione del ministro Tajani, del ministro spagnolo e di quello belga.

A fine anno il Belgio donerà  agli ucraini gli F -16 richiesti.

La Germania non ha comunque ancora ceduto i missili a lungo raggio Taurus (gittata pari a 500 Km), mentre invece come noto  Francia, Gran Bretagna e  Stati Uniti hanno inviato in Ucraina i missili, a lunga gittata  Stormshadows (missile aria – terra),  Atacms (missile terra terra)  e artiglieria a medio-raggio come gli Himars.

 La risposta di Putin è stata agghiacciante: “ così si va verso la guerra global”.

Gli attacchi missilistici sul sistema di allarme rapido nucleare russo (EWS), costituito da radar e satelliti a terra, potrebbe generare la risposta nucleare russa.

Attacchi di pericolosità inusitata!

Tutto questo, in presenza di una posizione del Pentagono del 17 maggio dove si afferma che l’uso da parte dell’Ucraina di armi fornite da USA devono   essere usate dentro il territorio ucraino.

 IL Pentagono ritiene che le armi fornite devono essere usate per riprendersi i territori sottratti dai russi

 

 

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