30 candidati per 46 abitanti, e la mamma del sindaco in una lista opposta: Ingria finisce sul Guardian

Politica

Di

Il piccolo paese piemontese è un caso curioso: due terzi degli abitanti s’è candidato alle comunali, in tre liste diverse

ROMA – La chiesa, il Municipio, le Poste. Ogni cosa è al suo posto, a Ingria, una sessantina di chilometri da Torino, a circa 800 metri d’altezza. Tranne l’amministrazione comunale.

Alle prossime elezioni i candidati sono 30. Gli abitando del paese sono 46. L’elettorato è costituito da altre 26 persone registrate per votare dall’estero. Poi dice che non c’è più partecipazione alla cosa pubblica.

La storia molto italiana di Ingria è curiosa, e infatti è finita sulla home del Guardian. Igor De Santis, 42 anni, è sindaco dal 2009 e certo si aspettava la concorrenza nella corsa alla rielezione da parte di un consigliere dell’opposizione, il 70enne Renato Poletto. Peccato che ad un certo punto sia spuntata una terza lista, quella a nome Stefano Venuti, residente a Milano e che ha una seconda casa in paese.

La chicca è che Poletto ha annunciato di essersi assicurato l’appoggio della madre di De Santis, Milena Crosasso: l’ha candidata come consigliere in una lista che comprende nove donne e un uomo.

Ho chiesto a mia madre di unirsi a me, ma dopo aver visto che la lista di Poletto era composta principalmente da donne, ha deciso di andare con loro“, ha detto De Santis.

Lei dice che è tutto ok: “Sia io che mio figlio vogliamo il meglio per la comunità e questa è un’opportunità per dare voce al punto di vista delle donne senza indebolire i legami familiari”.

Ingria si trova in Valle Soana, e sperimenta problemi simili ad altri piccoli borghi di montagna: lo spopolamento, i servizi scarsi e le sfide legate alla neve in inverno. Dal 2022 però è stato nominato tra i “Borghi più belli” d’Italia e ha dovuto fare i conti con l’incremento del turismo. “C’è stato un picco incredibile e dobbiamo gestirlo”, dice De Santis. “Ci sono pochi residenti, ma tante seconde case. Il nostro obiettivo principale è preservare la bellezza di Ingria”.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube