Ieri il buio. Oggi sono rinata grazie all’arte e all’amore.

Arte, Cultura & Società

Di

Di Lorena Fantauzzi

Lei si chiama Lidia Marino, ha 34 anni, di professione attrice, cantante lirica , ha trascorso dei momenti tristi,   che hanno tatuato nel suo cuore quello che voleva dire sofferenza, depressione,  istinti suicida, impotenza fisica di fronte alle avversità della vita. Il sogno di diventare attrice le stava sfuggendo di mano a causa di una fiction che sarebbe dovuta andare in onda in prima serata e poi ero stata selezionata, avevo firmato un contratto ma poi in nulla a causa della pandemia-riferisce la Marino ‘. ‘’. Poi come un fulmine a ciel sereno e’ piombato nella sua vita Giorgio, suo attuale marito , già dal 2017 . Quest’ultimo di professione Fotografo, Poli strumentista insegna canto e invoglia la donna, avendo percepito in lei ed individuato le sue potenzialità nel dedicarsi alla lirica. Oggi Lidia è riuscita ad aprire quel cassetto e a realizzare il suo sognonon solo di entrare a far parte del mondo dello spettacolo ma anche quello di essere considerata un artista a tutto tondo.. Può dire grazie a se stessa, alla sua multi potenzialità e un plauso soprattutto al marito Giorgio che le ha insegnato a come sfruttare le sue attitudini canore per trasformarle in espressione d’arte.

Ma facciamo parlare la diretta interessata.

Oggi sono felice di intervistare Lidia Marino.

… Raccontaci un po’ di te?

La mia intenzione primaria è quella di dare un aiuto a chi ha passato quello che ho passato io.

Quali trascorsi di così particolari ?

Io sin da bambina ho avuto questo sogno grande di diventare un artista. Che all’inizio poteva essere diventare una cantante, e quindi mi mettevo davanti allo specchio con la spazzola a fingere di cantare. poi è stato il teatro, ho fatto molta recitazione. la danza è stata anche un mio primo amore o uno dei primi, non corrisposti purtroppo perché non ero così 

In gamba come per fortuna sono stata poi invece con altre arti. Ma quello che dicevo appunto che è il fulcro portante di questa intervista E’di portare la mia esperienza e renderla pubblica.

Sofferto di depressione per quasi un anno. ho avuto istinti suicida. avevo pensato proprio che non sarei riuscita mai ad uscire fuori da quel tunnel non vedevo la luce.

Hai quindi tentato il suicidio?

No non ho tentato ma ho pensato a come farlo cioè prendendo dei farmaci per la tiroide volevo farne un sovradosaggio ma ciò non è venuto fortunatamente

Come ripeto non vedevo la luce in fondo al tunnel, ma malgrado attorno a me c’erano persone che mi volevano bene ed erano contornata d’affetto. sapendo che ero fortunata da vari punti di vista.

La mia felicità non riuscivo a trovarla. il sogno appunto quello di diventare artista per cui avevo lottato fino a quel momento non si realizzava o quantomeno mi stava scivolando fra le dita. Ed ho pensato se non ho questo non posso essere felice e quindi anche per questo ho pensato a situazione un po’ distoniche.fortunatamente però quando ci si trova ad affrontare simil momenti non si dovrebbe mai pensare a ciò ma purtroppo accade.

Quali erano i tuoi timori?

Essenziale quello di non parlarne. lancio quindi un messaggio questa è una cosa a cui tengo molto, appunto parlarne non è una vergogna, aprirsi alle persone che ci sono accanto è una terapia e ci aiuta a superare momenti difficili e bui della nostra vita. perché non è una vergogna soffrire di depressione.

Chi ti ha aiutato ad uscirne?

È stato mio marito. La mia famiglia senza dubbio. Ma Giorgio devo tutto. specifico Giorgio Correnti. In quel momento eravamo chiusi entrambi in lockdown ed ho avuto la fortuna di avere accanto a una persona come lui. lui si accorge che c’era qualcosa che non stava andando bene in me. spronandomi e mi diceva che non sarebbe finita male ma che c’era quella luce in fondo al tunnel. E vado a sottolineare che non sarei uscita da quel momentaccio e neppure avrei potuto intraprendere la professione che oggi svolgo senza il suo supporto che c’è stato sin dall’inizio..

Come hai conosciuto tuo marito?

Entrambi siamo, uso un termine americano, nerd dire appunto che ci piace giocare di ruolo e ci siamo trovati assieme ad un’associazione in cui si giocava da tavolo. Ci siamo innamorati perché siamo molto simili abbiamo le stesse passioni, amiamo la musica l’arte. E lui aveva visto in me questo sogno che avevo nel cassetto. avendo deciso io di sopprimerlo lui mi disse ma perchéquesta cosa tu non la tiri fuori e vieni a fare lezione di canto con me. È successo quasi sei mesi dopo che stavamo insieme, lui aveva questo insegnante di cui vorrei fare il nome se è possibile,

Sì certo!

Manuela Giuliani, che lo seguiva appunto da quando aveva 14 anni. E anche grazie a lei ho ritrovato quella forza perduta. Per meglio dire la forza di farmi capire che la mia arte poteva essere trasformata in realtà.

A questo punto passiamo la parola Giorgio il marito di Lidia.Parlaci di ciò che è successo tra voi?(facciamo una specifica Giorgio è un fotografo poli strumentista, Cantante) e come hai fatto ad individuare il Lidia una Valente Cantante?

Beh è stato facile perché il suo sogno non è stata mai una cosa nascosta. Magari un karaoke, una canticchiata a casa. quando poi hai l’esperienza di aver sentito tante voci lo percepisci. Poi avevamo anche tentato di fare un gruppo divertente con altri amici sui cartoni animati. calcolando che poi lei è un soprano lirico.

Un plauso quindi Giorgio per aver spronato Lidia con la forza dell’amore e dell’arte che ti appartiene, anzi che vi unisce e vi accomuna!

Grazie a voi!

Si può dire che il teatro, Lidia, è stato il tuo primo amore e quando hai capito che avrebbe fatto parte del del tuo futuro?

Allora il teatro è stato il mio primo amore corrisposto ma la danza è stata il mio primo amore non corrisposto. Partendo da questo presupposto. sono propensa al fatto che il teatro dovrebbe essere integrato nei percorsi scolastici per dare modo ai ragazzi che hanno delle difficoltà di espressione, di linguaggio, e anche di timidezza di interloquìo. Sicuramente il teatro una terapia pura.

Qual è il trucco per essere un’ottima attrice?

Credo che ogni volta che vai ad interpretare un personaggio dovresti annullare te stesso e calarti nei panni del ruolo che vai ad interpretare. È una catarsi.

E a tuo avviso chi viene dal teatro ha una marcia in più?

Assolutamente sì il teatro di completa ti forgia, è un lavoro duro, di studio, di attenzione, di introspezione dell’animo e non può far altro che darti gli strumenti e le potenzialità di interpretare qualsiasi ruolo anche nel campo del cinema. Non a caso i migliori attori di cinema vengono proprio dal teatro.

Quali progetti futuri hai o imminenti?

Adesso ho appena finito di interpretare sempre nel teatro una piece drammatica. ed ho interpretato il personaggio di una donna che subiva violenza dal marito quindi anche un tema attuale. È una cosa a cui ho ottenuto molto anche perché è stata la mia prima esperienza da regia, visto che gli stessi autori registi mi hanno detto chi meglio di te essendo donna può darci e trasmettere emozioni che un uomo non potrebbe fare. Questo spettacolo si chiama ‘Fuggi’. Poi ho vari provini in ballo.

Quale consiglio daresti a chi sta muovendo i primi passi nello spettacolo?

Per me bisogna imparare a capire che no fanno bene, qualche porta sbattuta in faccia ci può stare e fa parte del gioco. Ma non vuol dire abbattersi e né tentare di averne di nuove.

Le lingue si sa danno una marcia in più, e a te hanno permesso qualcosa di importante vero a livello professionale?

Sì mi hanno permesso di girare un cortometraggio chiamato “like Mothers in lingua inglese che ha avuto grandi apprezzamenti che si è candidato al portoBello film festival per me è stato segno di grande orgoglio.

questo punto Lidia noi siamo giunti al termine di questa bella esperienza, e di questo viaggio attraverso le emozioni e l’espressione dell’arte e non ci resta che augurarti un grande in bocca al lupo!

Grazie a te Lorena e viva il lupo!

YouTube player

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube