Natisone, la madre di Patrizia Cormos: “Facevano foto e video invece di salvare mia figlia”

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Mentre la Procura indaga sulla macchina dei soccorsi, arriva la denuncia di un genitore di una delle vittime della tragedia in Friuli: “Era più importante prendere like”

Autore: Piero Bonito Oliva

“La morte scorreva in diretta e nessuno l’ha salvata. Tutti hanno fatto video e foto, perché l’importante è raccogliere like, ma non è stato mosso un dito. Forse, avrebbero potuto entrare e salvarli”.

È la denuncia, riportata dal quotidiano la Repubblica, della madre di Patrizia Cormos, una delle vittime della tragedia del Natisone, a Premiaracco, comune del Friuli-Venezia Giulia. La Procura di Udine ha aperto un fascicolo d’inchiesta, indaga sulla macchina dei soccorsi.

Patrizia Cormos aveva 20 anni. A perdere la vita anche Bianca Doros, di 23 anni. Sono ancora in corso le ricerche del terzo disperso, Cristian Molnar, di 25 anni. “Non ho avuto il coraggio” di vedere i filmati, ha proseguito la madre di Patrizia Cormos. “Ora, almeno, potrò piangere sulla sua bara”. La donna ha ricordato le ore antecedenti l’escursione:

“Ero preoccupata, sapevo che era stanca, ma alla fine mi ha convinta”.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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