Silenzio sulla Giornata Internazionale dell’Ambiente

Ambiente, Natura & Salute

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Oggi è la giornata mondiale dell’Ambiente. Appare“ sbiadita!”,  come festa oggi in Italia, considerata la eco, che ha avuto su giornali e TV.

Rispecchia questo atteggiamento, i vari fulminanti aforismi di Flaiano ?  “ Gli italiani corrono sempre in aiuto al vincitore“ o “ A furia di leccare qualcosa sulla lingua rimane sempre”.

Da quando governa la destra in Italia gli attacchi alle politiche ambientali sono diventati la prassi: negazionismo in campo climatico, invocazione del nucleare, ritardo nella conversione ecologica.

Sembra quasi un gioco il ritardo, per continuare a coltivare gli interessi dei petrolieri e dei fazendeiros dell’agricoltura.

A me sembra prevalere il privilegiare un nuovo latifondismo industriale, che punisce i piccoli e medi coltivatori e allevatori.

Che la destra si comporti così in campo ambientale non è una novità.

Triste è constatare, che la sinistra non è da meno per generale ignoranza della questione ambientale, innamorata del modello-leader di Italia Viva, che vuole 40 centrali nucleari, della complicità con i petrolieri italiani responsabili in Paesi come la Nigeria di imprese non proprio compatibili tali da accumulare denunce internazionali, per gli enormi danni all’ambiente causati dalle loro politiche.

Sinistra tradizionale, che non accetta bene la consapevolezza sulle emergenze ambientali di cui sono portatrici le giovani generazioni.

IL neologismo inglese greenwashing (ambientalismo di facciata) mediatico ambientale ben si attanaglia, a una Italia che avrebbe bisogno più di veri fatti e di opposizione alle logiche reazionarie del settore agricolo industriale.

Era il 1972 l’anno, in cui nacquero iniziative tali da alimentare speranze della positiva risoluzione dei problemi dell’ambiente della cui esistenza l’umanità aveva cominciato a prendere atto con crescente preoccupazione e partecipazione.

 Nacquero le grandi conferenze internazionali delle Nazioni Unite. La prima delle quali, la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano, si tenne a Stoccolma poi, Rio de Janeiro 1992 e Johannesburg 2002.

Nell’aprile del 1970 invece, si tenne il primo Earth day, la Giornata della Terra.

E il 5 giugno 1974, il World Environment Day, Giornata mondiale dell’ambiente proclamata il 15 dicembre 1972 dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente.

Lo slogan dell’iniziativa fu Only One Earth (una sola Terra).

Un allarme che, invitava a tener conto delle preoccupazioni alimentate dai rapporti commissionato dal Club di Roma al MIT (una delle più importanti, prestigiose e famose università al mondo: il Massachusetts Institute of Technology).

Rapporto che sottolinea la crescente consapevolezza di vivere (oggi simo 8 miliardi !),  su un pianeta, l’unico che abbiamo e che essendoci stato dato in prestito dalle generazioni successive alla nostra, dovrebbe essere loro restituito per lo meno nelle condizioni in cui l’abbiamo trovato.

Negli ultimi anni si è parlato di forte riduzione delle foreste, di inquinamento marino, di lotta alla plastica, del mutamento climatico, della biodiversità.

La biodiversità è associata al concetto di “sesta estinzione di massa”, che non riguarda immediatamente la scomparsa del genere umano bensì la progressiva scomparsa di una eccezionale quantità di specie e di esseri appartenenti, appunto, alla biodiversità.

Concetto suffragato da dati statistici sulla rivista“ Nature“ tredici anni fa e su“ Science” dieci anni fa.

Dalla biodiversità dipendono servizi essenziali per il nostro benessere come la dispersione dei semi, la fertilità dei suoli, la decomposizione, la qualità dell’acqua e dell’aria, senza contare che tre quarti delle colture alimentari nel mondo dipendono dagli insetti impollinatori.

Oggi il rumoroso silenzio italiano sulla Giornata Mondiale dell’Ambiente, omette anche il senso celebrativo e la denuncia di una tendenza i cui risultati possono essere paragonati alle peggiori catastrofi del passato.

Quando parliamo di Ambiente ci riferiamo, a uno spazio naturale dove dodicimila anni fa la rivoluzione agricola ha trasformato i cacciatori e i raccoglitori in allevatori e agricoltori.

Ambiente è il participio passato del verbo ambire e significa ciò che sta intorno.

La giornata del 2024, ospitata dall’Arabia Saudita, si concentra sul ripristino del territorio e la resilienza a siccità e desertificazione (“Land restoration, desertification & drought resilience”) con lo slogan “La nostra terra. Il nostro futuro. Siamo #GenerationRestoration”

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