Come sono andate le elezioni europee in Italia

Europa

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di Alice Ceccarelli

È quasi giunto al termine lo spoglio delle schede per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo. Come fa sapere il Ministero dell’Interno, in via non ancora ufficiale (la proclamazione spetta agli uffici elettorali territoriali competenti), il 28,76% degli italiani che si sono recati ai seggi ha votato per Fratelli d’Italia, seguito dal Partito Democratico con il 24,10%. Sul gradino più basso del podio il Movimento 5 Stelle, che raccoglie il 9,98% dei voti. Non superano la soglia di sbarramento del 4% Stati Uniti d’Europa e Azione, che rimangono dunque fuori dalla possibilità di entrare in Parlamento. Bene Alleanza Verdi Sinistra, soprattutto grazie agli studenti fuori sede, tra i quali trionfa il centrosinistra, con il 40,35% per Avs e il 25,47% per il Pd; tra i giovani, nessun partito del governo supera la soglia del 4%. Vincitore di queste elezioni è stato però l’astensionismo: tra gli italiani aventi diritto di voto in Italia e all’estero, solo il 48,31% si è recato ai seggi per votare, il 6% in meno rispetto al 2019, quando si era votato per l’ultima volta il Parlamento Europeo.

Giorgia Meloni, capolista di FdI in tutte e cinque le circoscrizioni, è la preferita di queste europee, con oltre due milioni di voti: cederà comunque il posto in Parlamento ad altri componenti della sua lista. Trionfa anche Roberto Vannacci, candidato della Lega, che conquista mezzo milione di consensi. 390 mila i voti per il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, schierato in tutte le circoscrizioni, tranne le isole. Sotto i 200 mila voti Elly Schlein, candidata però solo al centro e nelle isole. Niente da fare per Matteo Renzi e Carlo Calenda, che non siederanno in Parlamento a Strasburgo. Successo invece per Ilaria Salis, capolista di Avs nel nord ovest e candidata nelle isole: con oltre i 175 mila voti ha contribuito al successo della lista. L’attivista italiana, detenuta a Budapest da un anno e quattro mesi, verrà rilasciata non appena il Parlamento Europeo non la nominerà deputata, il che avverrà alla prima seduta dell’assemblea, prevista tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.

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