A proposito di TARI ed altri tributi

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TARANTO – A proposito di TARI ed altri tributi, si esprime il presidente AssoMarmo-Casartigiani, Federico Greco. “La Giunta Melucci provveda a mettere fine, nel più breve tempo possibile, a questo trattamento impari nei confronti sia delle imprese del settore Lapideo ma anche della intera Comunità, perché ciò che non viene pagato da Ilva viene pagato dal cittadino e da tutte le altre categorie di lavoratori autonomi”.

Oggi 27 Marzo 2018 il Consiglio Comunale di Taranto ha deciso di non sottoporre le aziende artigiane a ulteriori e annosi aumenti sulle tariffe del pagamento Tari, almeno così si spera vista la mancata discussione e relativa votazione delle tabelle di aggiornamento. Ma questo dovrebbe essere solo un primo passo verso un reale adeguamento dei tributi Comunali al reale fatturato delle aziende artigiane.

“Inoltre, -si chiede il Presidente AssoMarmo Casartigiani, Federico Greco- perché continuare a favorire soltanto un’azienda che praticamente ha messo in ginocchio l’intera economia tarantina sia in termini di danni ambientali e sia in riferimento alle vite umane tolte?”. Le aziende del settore lapideo risultano ancora completamente ignorate, come fa rilevare Greco, e messe sullo stesso piano di altre aziende artigiane ma questo non è corretto; “ogni azienda ha una peculiarità di settore che non deve essere ignorata”.

Gli artigiani del settore lapideo, infatti, sono tenuti a pagare una doppia tassa: da un lato lo smaltimento dei rifiuti speciali e dall’altro la Tari Comunale. “A tutt’oggi il Comune – continua il presidente –  non dice quanto i lapidei, forse considerati figli di un Dio minore, potranno avere di sconto, mentre si permette ad Ilva di pagare tributi legati alla Tari scontati del 50%!

Già attendiamo l’adeguamento del Regolamento Cimiteriale Comunale al Regolamento Regionale emanato nel Marzo del 2015 ma non ancora recepito dal Comune, e che ci porta via una fetta considerevole del nostro fatturato, in più dobbiamo pagare quasi per intero il tributo Tari. Quanto accade non può più essere accettato”.

La richiesta è chiara: “La Giunta Melucci provveda a mettere fine, nel più breve tempo possibile, a questo trattamento impari nei confronti sia delle imprese Lapidee ma anche della intera Comunità, perché ciò che non viene pagato da Ilva viene pagato dal cittadino e da tutte le altre categorie di lavoratori autonomi”. Non sono ulteriormente sopportabili aiuti pubblici ad una azienda che tanto ha preso al territorio tarantino. Attendiamo fiduciosi il parere della Commissione Bilancio sperando che finalmente venga presa in seria considerazione un comparto quale quello lapideo, che continua a dare lavoro ai cittadini tarantini malgrado le difficoltà oggettive proprie del settore, dovute alla crisi che continua ad attanagliare le famiglie.

Il  Presidente Nazionale ASSOMARMO

        Federico Greco

 

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