Brasile in ginocchio paralizzato da sciopero camionisti contro il caro-diesel

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Malgrado il governo di Michel Temer alterni le rassicurazioni con le minacce per dichiarare risolta la crisi aperta dallo sciopero dei camionisti, oggi arrivata al suo settimo giorno, la situazione resta difficile in molti punti del Brasile per la mancanza di combustibile ed alimenti freschi. Ci sono ancora 566 posti di blocchi dei camionisti in sciopero nelle strade del paese. Nei primi 5 giorni di blocco stradale sono stati bruciati 2,7 miliardi di dollari.

Il presidente del Brasile, Michel Temer, ha chiesto una tregua di tre giorni allo sciopero dei camionisti che paralizza il paese. L’associazione brasiliana dei camionisti (Abcam), tuttavia, ha rifiutato la proposta e ha dichiarato che le proteste peggioreranno da venerdi’. Il governo e l’Abcam si sono riuniti a Brasilia per cercare di trovare un accordo e far cessare la mobilitazione degli autotrasportatori, che ha gia’ provocato gravi danni all’economia brasiliana, come una crisi nella fornitura di combustibili e scarsita’ di beni di prima necessita’ nei supermercati. Oltre 16 fabbriche di automobili hanno dovuto ridurre le loro produzioni a causa della mancanza di componenti. La riunione, riferisce la stampa locale, si e’ tenuta alla presenza dei ministri del Trasporti, Valter Casemiro, della Segreteria di governo, Carlos Marun, e del direttore generale dell’Agenzia nazionale di trasporti terrestri.

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