Giornalista uccisa a Derry: si paventa il sospetto dell’ombra occulta della New Ira

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Ribellioni in Irlanda del Nord che hanno causato la morte della giornalista Lyra McKee: arrestati probabili autori, due giovani di 18 e 19 anni

di Monica Montanaro

Le proteste infuocate di giovedì scorso esplose a Londonderry, città dell’Irlanda del Nord, che sono degenerate sino all’uccisione della professionista dei media, Lyra Mckee. La giornalista Mckee aveva 29 anni, e compiendo il suo lavoro di testimone degli eventi contingenti imperversanti nell’attualità, si era recata al centro del focolaio dei sommovimenti a Londonderry, nell’Irlanda del Nord, per rendere la cronaca esatta dei disordini. Nonostante, per motivi legati alla sicurezza, si era accostata alla forze di polizia nella serata di giovedì, poiché la stessa polizia stava effettuando dei controlli nel quartiere di Creggan, alla ricerca di depositi segreti di armi ed esplosivi, per scongiurare eventuali attacchi, che secondo fonti anonime si sarebbero dovuti verificare durante il fine settimana festivo di Pasqua, tali misure di precauzione non hanno impedito che Lyra Mckee venisse fatta bersaglio dell’attacco di un uomo partecipante alla ribellione e dall’identità occultata da un passamontagna, e ferita mortalmente. L’avverarsi di codesti attacchi di matrice terroristica hanno dato l’avvio al corso delle indagini investigative, il lavoro certosino della polizia nordirlandese ha condotto all’arresto di due giovani sospettati del reato cagionato alla giornalista. Gli uomini di grado superiore al vertice della stessa polizia hanno riferito pubblicamente di aver tratto in stato di arresto in località Derry, due ragazzi di età tra i 18 e i 19 anni, applicando le leggi vigenti nello Stato nordirlandese, ossia quelle in materia di anti-terrorismo, e condotti nella città di Belfast per espletare il rito dell’interrogatorio dinanzi al personale giudiziario competente.

Le autorità locali imputano la responsabilità del sobillamento dei disordini a due frange di rivoltosi dissidenti di ideologia repubblicana, di cui il Saoradh, un partito di area politica della sinistra radicale non legittimato, e la New Ira, fondata nel 2012, in seguito all’accorpamento di due vecchi gruppi, Real Ira, composto dai militanti dell’Ira, la storica associazione terroristica, e Raad, organizzazione di stampo repubblicano, uniti dalla medesima ideologia, in passato rifiutarono, infatti, di aderire al processo di pace e a agli accordi storici del Venerdì Santo del 1998, che decretarono la fine del “Troubles”, la fase bellica che imperversò tra il 1968 e il 1998 nell’Irlanda del Nord, la cui parti combattenti antagoniste erano costituite da fazioni di cattolici e di protestanti che disputarono una guerriglia cruenta e sanguinosa, che nel trentennio causò la morte di 3.500 persone.

I militanti repubblicani, celebrano in questi giorni l’anniversario della Rivolta di Pasqua avvenuta nel 1916. La città di Londonderry, situata sull’area di confine irlandese, è nota storicamente per il terribile episodio del Bloody Sunday avvenuto il 30 gennaio 1972, occasione in cui rimasero uccisi 14 manifestanti inermi per mano dell’esercito inglese, proprio durante il periodo oscuro dei Troubles.

Le parti avverse esistenti nell’Irlanda del Nord, dopo l’avvento politico della Brexit, provvedimento che ha riacutizzato gli storici rancori e i conflitti mai sopiti completamente, hanno ripreso le antiche lotte, esacerbando gli animi soprattutto nelle zone di confine. Gli esiti del referendum indetto per autorizzare l’uscita dall’Unione europea, tenutosi nel 2016, decretarono che gli elettori dell’Ulster erano a favore di un “remain”, ovvero di restare all’interno dell’ambito politico ed economico dell’Ue, al contrario degli auspici e del risultato delle votazioni emesso dagli inglesi.

La città di Londonderry, denominata comunemente Derry, è stata al centro di altri episodi violenti, dopo quelli storicamente assurti alle cronache, più prossimi temporalmente, difatti, nel gennaio scorso è stata fatta esplodere un’automobile all’interno del suo territorio, per le autorità locali, tale episodio criminoso, è indicativo di un rinfocolarsi di attività terroristiche operate da frange estremiste paramilitari, i sospetti ricaddero, anche allora, sulle responsabilità del gruppo terroristico denominato New Ira.

Purtroppo ogni guerra, ogni sommovimento di natura popolare o generato da minoranze estremiste, causano delle vittime innocenti, stavolta è toccato alla professionista del giornalismo Lyra Mckee, giovane promessa del mondo della comunicazione mediatica, che in prima persona, coraggiosamente, addossandosi i rischi del mestiere, stava seguendo da vicino le fasi cruente di tali scontri violenti nella cittadina di Derry, lasciandone traccia sui suoi importanti reportage.

 

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