I grandi libri della tradizione cristiana

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

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Roma Da martedì 22 ottobre 2019, ore 17:30 Pontificia Università Gregoriana Piazza della Pilotta 4 Tornano i “Martedì alla Gregoriana”, il ciclo di conferenze pubbliche che il Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado” della Gregoriana, ora diretto dalla Prof.ssa Stella Morra, offre alla città di Roma. «Tra labirinti e biblioteche. I grandi libri della tradizione cristiana» è il tema scelto l’anno accademico 2019-2020.

Il libro è vita. Poiché “tradizione” non significa ripetere, ma imparare a leggere per saper rileggere. Sembra un miracolo, alle volte, che le parole depositate nelle nostre tradizioni culturali si rivolgano a noi permettendoci di riconoscerci con e in esse. Il libro è scaturigine e insieme deposito della sapienza multiforme di Dio: teologi, filosofi, poeti, artisti, tutti insieme costituiscono la trama di quel tessuto sacramentale – l’evangelico “lembo del mantello” – che ci fa avvertire la presenza del Dio che salva. Per questo, accanto ai grandi classici delle origini e del Medioevo, compariranno anche nomi insoliti e inaspettati. Come quello del primo incontro. La conferenza inaugurale di martedì 22 ottobre, offerta dal biblista di fama internazionale Jean Louis Ska, ci introdurrà tra le pagine di «Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale», il capolavoro del filologo Erich Auerbach.
Martedì 5 novembre la professoressa Rosalba Manes ci porterà invece all’incontro tra cultura pagana e novità cristiana con lo scritto «A Diogneto».

Il 19 novembre sarà la volta dell’«Itinerarium Mentis in Deum» di Bonaventura da Bagnoregio (Amaury Begasse de Dhaem), mentre il 3 dicembre sarà la volta di «Storia e dogma» di Maurice Blondel (Giuseppe Bonfrate). Due date saranno dedicate agli scritti di sant’Ignazio di Loyola: il 17 dicembre con il poco noto «Epistolario» (Emilio González Magaña) e il 14 gennaio 2020 con i celebri «Esercizi Spirituali» ( Rossano Zas Friz De Col). Si proseguirà poi con i «Commenti alle Sentenze di Pietro Lombardo» di Tommaso d’Aquino (18 febbraio, Andrea Di Maio), il «Cur Deus Homo» di Anselmo d’Aosta (3 marzo, Paul Gilbert); «Scientia Crucis» di Edith Stein (17 marzo, Emma Caroleo); le «Confessioni» di Agostino d’Ippona (31 marzo, Gaetano Piccolo); la «Summa Teologica» di Tommaso d’Aquino (21 aprile, Etienne Emmanuel Vetö); e infine «L’essere del Signore» di Joseph Fuchs (5 maggio, Humberto Miguel Yáñez).

Il ciclo di conferenze non risponde a una pretesa classificatoria o di esaustività, ma intende rendere onore al libro e alle sue declinazioni cristiane, nel riconoscimento della centralità della Parola e delle parole che ha ispirato nell’arco dei secoli. Essa assume la carne delle nostre ispirazioni e si fa ogni volta storia, provocando il pensiero che, talvolta, può aver bisogno di perdersi per ritrovarsi, appunto, tra labirinti e biblioteche. Gli incontri, che cominceranno alle ore 17:30, sono gratuiti e aperti a tutti.

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