Il Bari butta alle ortiche una vittoria già in tasca. Solo un punto rosicchiato alla Ternana

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Ultima gara del 2020 per il Bari e purtroppo dobbiamo raccontare una mancata vittoria importante sfumata nel finale. Gli episodi, nel calcio, fanno sempre la differenza. C’è molto rammarico in questa vigilia natalizia.

Alla ricerca del sesto risultato utile consecutivo, possibilmente con una vittoria, in una partita da antichi fasti.

Non era certo la madre di tutte le battaglie, ma era sicuramente l’occasione propizia, quella dalle molteplici aspettative. O meglio, era l’occasione buona per ridurre ulteriormente le distanze dalla Ternana che oggi non giocava. Sette punti, si sa, son sempre tanti da rosicchiare e oggi l’imperativo era quello dei espugnare Palermo, cosa non facile considerato il fatto che il Bari qui in Sicilia ha raccolto sempre misere le briciole. Seppure. Il più delle volte con le pive nel sacco. E oggi non si è smentito.

Oggi contava la “fame”, la cattiveria, l’approccio iniziale e le motivazioni e non altro perché in serie C si vince con queste caratteristiche, non solo con la qualità, ed il Palermo, che è una squadra di caratura media sicuramente un gradino sotto il Bari come tecnica, non chiedeva sconti perché, comunque, era una squadra tosta e con tante motivazioni. Certo che passare da nove punti a quattro punti di distacco in soli tre giorni avrebbe potuto dare un colpo mancino alla Ternana, soprattutto psicologico. Ma, purtroppo, le cose sono andate diversamente. Occorre un gigantesco mea culpa da parte dei biancorossi.

Questo anno maledetto che ha visto l’ultima giornata, il Bari lo ha iniziato a gennaio con un pareggio a Reggio Calabria e lo ha finito con un altro pareggio.

Il Bari conferma le difficoltà nel venir meno negli appuntamenti importanti. Questa è purtroppo storia, non lo diciamo noi.

Nel primo tempo si è assistito al solito approccio molle che ha concretizzato una maggior pressione del Palermo che è andato vicino al gol per ben tre voile con Rauti, senza dimenticare un maggior giro palla. Il Bari ha risposto con contropiedi affidati a D’Ursi che ha effettuato solo un tiro in porta terminato fuori. Difficoltà nell’impostazione, spesso si son sbagliati i passaggi a centrocampo ma proprio sul finale di tempo il Bari ha colpito come un cecchino: fuga di Ciofani sulla destra, incursione di Marras che con un rimpallo ha favorito D’Ursi che da ottima posizione, praticamente a un metro dalla porta sguarnita, ha fatto gol portando in vantaggio il Bari.

Nel secondo tempo è il Palermo che ha fatto la partita mostrando pressione e pericolosità, mentre il Bari si è visto a sprazzi rendendosi pericoloso qua e là e sbagliando anche qualche gol che avrebbe potuto chiudere la partita, pecca grave per il Bari. E sul finale l’inevitabile pareggio dei rosanero con un missile terra aria di Lucca su un calcio di punizione sul quale Frattali rimane di ghiaccio.

Ci ha illusi D’Ursi ma il Bari ha sprecato altre occasioni, una clamorosa dove l’attaccante si è mostrato egoista. Poi anche D’Orazio ha sbagliato un gol.

Si sono create cinque occasioni importanti per mettere al sicuro il risultato ma alla fine ha prevalso l’egoismo, del resto il calcio è fatto anche così. Purtroppo. Il demerito è non aver chiuso la partita, se si fosse stati più altruisti il Bari sarebbe uscito vincitore dalla Favorita. Del resto il Palermo, pressione a parte, non è che abbia combinato chissà cosa in termini di occasioni da rete.

La verità è che si son persi due punti, gettando alle ortiche una vittoria che il Bari avrebbe meritato per la concretezza maggiore rispetto a quella del Palermo.

L’avvicinamento alla Ternana è fallito anche se si è rosicchiato un altro punto. Certi errori poi si pagano come è accaduto oggi, diciamo che è mancata la cattiveria giusta.

C’è stata una concreta possibilità di far sentite il fiato sul collo alla Ternana ma i sei punti continuano ad essere un vantaggio ragguardevole, anche se ci sono ancora due gare per finire il girone e tutto può accadere.

Pareggio che, tutto sommato, ci può pure stare ma subendo un gol allo scadere fa molto male.

Poco sfruttati gli spazi, in questi campi ci vuole la personalità, D’Ursi deve ottimizzare quell’opportunità, non può e non deve sbagliare perché poi sarebbe diventata un’altra partita, e anche D’Orazio, che si trova spesso in queste situazioni di opportunità, avrebbe dovuto fare meglio. Queste son partite che si devono vincere e basta. Ma purtroppo non è andata così.

Sicuramente si è visto, comunque, un buon Bari, deciso, in crescita e con personalità, tutte caratteristiche che lasciano ben sperare nell’immediato futuro.

Ora il campionato si prende una pausa per il Natale in attesa dell’apertura del mercato di gennaio che dovrà apportare qualità e densità agonistica in chiave promozione.

Buon Natale a tutti e speriamo che questo anno orribile dal primo gennaio sarà solo un brutto ricordo.

 

Massimo Longo

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