Il Papa in Colombia. dio converta i cuori dei sicari della droga

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​BERGOGLIO CHIUDE VISITA IN COLOMBIA CON MESSA A CARTAGENA. VISITA A SENZATETTO, POI L’ANGELUS ED IL RIENTRO

Durante l’incontro con il clero a Medellin Papa Francesco ha puntato il dito contro “i sicari della droga” per “le vite stroncate di tanti giovani”. Il Pontefice li ha esortati a “chiedere perdono, perche’ distruggono le illusioni di tanti giovani”. “Il Signore converta i loro cuori”, ha aggiunto. 
Con la tappa a Cartagena, papa Francesco chiude oggi il suo viaggio in Colombia. L’arrivo e’ previsto per la mattinata locale quando benedira’ la prima pietra delle case per i senzatetto e dell’Opera Talitha Qum. Piu’ tardi recitera’ l’Angelus davanti alla chiesa di San Pietro Claver. Nel pomeriggio in programma una messa nell’area portuale del Contecar, ultimo atto del suo viaggio apostolico prima del rientro a Roma.

“Qui voglio fermarmi per un momento: e fare una memoria dolorosa – ha detto il Papa parlando dei giovani -. E’ una parentesi. I giovani sono naturalmente inquieti. Un’inquietudine tante volte ingannata. Distrutta da sicari della droga”. “Medellin mi porta questa memoria – ha proseguito -. Mi evoca cosi’ tante giovani vite troncate, scartate, distrutte. Vi invito a ricordare, ad accompagnare questa processione dolorosa, a chiedere perdono per coloro che hanno distrutto le illusioni di tanti giovani”. “Chiedere al Signore di convertire i loro cuori. Chiedere che questa sconfitta della giovane umanita’ sia finita”, ha aggiunto. Sono parole aggiunte a braccio da Papa Francesco nel discorso ai sacerdoti e religiosi pronunciato nel Palasport “La Macarena” di Medellin, “Vi invito – ha continuato – a ricordare, ad accompagnare questo corteo di lutto. A chiedere perdono per coloro che distrussero le illusioni di tanti giovani chiedere al Signore che converta i loro cuori. Chiedere che finisca questa sconfitta dell’umanita’ giovane”. 

 “La Chiesa in Colombia è chiamata ad impegnarsi con maggiore audacia nella formazione di discepoli missionari”, come indicato anche nella Conferenza episcopale latinoamericana di Aparecida dieci anni fa. Quindi, i discepoli devono “andare all’essenziale”, “rinnovarsi” e “coinvolgersi”. Questo è l’invito dell’omelia di Papa Francesco alla Messa presso l’aeroporto Herrera di Medellín. Una folla immensa, oltre un milione di persone, festosa, con grande calore, circonda il Papa durante il suo giro in automobile. In questa tappa del suo viaggio in Colombia dedicato al cammino di pace, Francesco sottolinea la centralità di discepoli missionari che sappiano vedere, giudicare e agire, richiamandosi non solo ad Aparecida ma anche al documento di Medellin del ’68. Discepoli missionari che esaminino la realtà con gli occhi di Gesù e da lì, la giudicano. Per Francesco, quindi, è importante prima di tutto che il discepolo non si attacchi a certe pratiche che avvicinano più al modo fare di alcuni farisei di allora che a quello di Gesù: erano “paralizzati” da un’interpretazione rigorista della legge, sottolinea. Gesù invece non si ferma ad un’attuazione apparentemente corretta. Ma insegna che “la relazione con Dio non può essere un freddo attaccamento a norme”. Il primo tratto che deve plasmare la vita del discepolo è, invece, quello di “andare all’essenziale”. Il discepolato, infatti, non può essere motivato “semplicemente da una consuetudine” , dal fatto che “abbiamo un certificato di Battesimo”, dice, ma deve partire da un’esperienza viva dell’amore di Dio. “Non è qualcosa di statico, ma un continuo movimento verso Cristo”, “un’apprendistato permanente per mezzo della sua Parola”. 

Con la tappa a Cartagena, citta’ che ha mantenuto la bellezza dell’epoca coloniale ma soffre anche del forte impatto della poverta’, Papa Francesco chiude oggi il suo viaggio in Colombia. A Cartagena, quarta citta’ toccata nella sua visita al Paese sudamericano, il Papa arrivera’ in aereo da Bogota’ alle 10.00 (le 17.00 in Italia) e mezz’ora dopo benedira’ la prima pietra delle case per i senzatetto e dell’Opera Talitha Qum, che si occupa della lotta al traffico di esseri umani, nella Piazza San Francesco d’Assisi. Alle 12.00 (le 19.00 italiane) Francesco recitera’ l’Angelus davanti alla chiesa di San Pietro Claver, gesuita apostolo nel ‘600 tra gli schiavi neri deportati, di cui poi visitera’ la Casa Santuario. Dopo il pranzo, il Papa si trasferira’ in elicottero dalla Base Navale all’area portuale del Contecar, dove alle 16.30 (le 23.30 italiane) celebrera’ la messa, ultimo evento del suo viaggio in Colombia. Dopo la cerimonia di congedo all’aeroporto di Cartagena, il Papa decollera’ per Roma alle 19.00 locali (le due di notte in Italia), con arrivo a Ciampino previsto per le 12.40 di domani.

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