La Bei offrirà garanzie fino a 200 miliardi  

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“La settimana corrente sarà decisiva, a iniziare dall’Eurogruppo di oggi, per capire se i singoli Stati avranno il coraggio dopo le prime risposte di andare oltre e di dare un senso concreto alla parola “Unione” europea o se ci si perderà in cavilli e dubbi”. Dario Scannapieco è il primo vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (Bei) e non ha dubbi: “Non c’è tempo: una soluzione tra qualche mese non può essere definita ‘soluzione’” afferma in un’intervista al Corriere della Sera.

Scannapieco ammette che “dopo una certa sottovalutazione iniziale e qualche passo falso, le decisioni che si potevano prendere con rapidità sono state prese” dall’Europa e “la Bce ha attivato un programma addizionale di acquisto di titoli pubblici e privati da 750 miliardi in aggiunta a quello precedente da 120 miliardi”. Poi aggiunge: “Abbiamo proposto ai nostri azionisti, che sono gli Stati, un meccanismo per aumentare la capacità di intervento della Bei e del Fei: un fondo di garanzia, al momento ipotizzato in 25 miliardi ma potenzialmente aumentabile” e le risorse al fondo “potranno venire dagli Stati ma con molta gradualità, a chiamata, quando necessario”.

Quindi il vicepresidente Bei garantisce: “Siamo disposti anche a finanziare noi gli Stati mettendo a disposizione la nostra tripla A” e “non è escluso, in ipotesi – assicura – che per tale fondo si possano usare le risorse del Mes o della Commissione, magari anche in una seconda fase, quando saranno superati gli ostacoli oggi presenti o quando sarà approvato il nuovo bilancio Ue 2021-27, ancora in discussione”.

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