L’effetto ‘Ferragni” non smentisce: tutto ciò che tocca diventa oro

Economia & Finanza

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È un successo dopo l’altro per l’imprenditrice cremonese Chiara Ferragni, presidente e ceo di TBS Crew e ceo di Fenice che, da oggi, entra a far parte del suo consiglio di amministrazione del gruppo Tod’s (che ha nella sua orbita i marchi Tod’s, Hogan, Roger Vivier e Fay). Obiettivo principale? Attrarre la fascia di consumatori giovanie risollevare i conti della maison marchigiana che nell’esercizio 2020 ha registrato ha registrato un fatturato consolidato pari a 637,1 milioni di euro, in flessione del 30,4% rispetto al 2019. La notizia ha innescato subito un’accelerazione in Borsa del titolo che in mattinata ha registrato un rialzo di circa il 9%, fino ad arrivare in chiusura di giornata attorno al +14%.

“Ritenendo sempre più importante occuparsi di impegno sociale, solidarietà verso il prossimo e sostenibilità nel rispetto dell’ambiente e del dialogo con le giovani generazioni, il gruppo nomina Chiara Ferragni membro del cda”: queste le poche righe diffuse dalla società quotata alla Borsa di Milano, che già nel 2017 aveva coinvolto l’imprenditrice per firmare la capsule collection #chiaralovestods per il mocassino Gommino Double T e il bauletto Didon. Anche in quel caso, con il lancio dell’edizione limitata l’obiettivo della campagna di comunicazione era stato quello di conquistare l’interesse dei millenials.

Strategia confermata anche stavolta dal presidente Diego Della Valle nella lista dei miliardari italiani con un patrimonio di 1,3 miliardi di dollari: “La conoscenza di Chiara del mondo dei giovani sarà sicuramente preziosa. Inoltre, insieme, cercheremo di costruire progetti solidali e di sostegno per chi ha più bisogno, sensibilizzando e coinvolgendo sempre di più le nuove generazioni in operazioni di questo tipo”.

Ferragni, che si è detta felice di unirsi al gruppo per poter dare voce alla sua generazione “con una delle eccellenze dell’Italia nel mondo”, si unirà quindi al presidente Diego Della Valle, al vicepresidente Andrea Della Valle e ai consiglieri Luigi Abete, Maurizio Boscarato, Marilù Capparelli, Sveva Dalmasso, Emanuele Della Valle, Gabriele Del Torchio, Romina Guglielmetti, Umberto Macchi di Cellere, Emilio Macellari, Vincenzo Manes, Cinzia Oglio, Pierfrancesco Saviotti ed Emanuela Prandelli.

A novembre dello scorso anno, Ferragni aveva siglato due accordi importanti per la crescita del suo brand: la licenza con il gruppo Aeffe (Alberta ferretti, Philosophy, Pollini e Moschino) in base alla quale l’azienda Velmar produrrà le collezioni di Chiara Ferragni worldwide, e la partnership con Monnalisa, azienda aretina specializzata in abbigliamento per l’infanzia, alla quale l’imprenditrice si è affidata per il kidswear di alta gamma.

Di recente, insieme a Luxottica, a febbraio era stato annunciato il lancio della sua prima collezione di occhiali da sole con l’obiettivo di far diventare il suo marchio in un’insegna di lifestyle a tutto tondo.

Che dire. La pioniera fashionblogger ha iniziato la sua carriera quando in tanti le dicevano che il suo non era un vero lavoro e che non avrebbe avuto nessun successo. Lei è andata avanti costruendo un’impresa che oggi guadagna 59.700 dollari per ogni post sui social (numeri da capogiro). Oggi è una giovane donna di successo da imprenditrice ad opinion leader. Sposata con due figli, l’effetto ferragni non smentisce, tutto ciò che tocca diventa oro! Chissà ora se in Tod’s come consigliera di amministrazione “non farà le scarpe” al patron Diego Della Valle. Sicuramente per adesso ha fatto volare il titolo in Borsa Italiana.

EZ

 

 

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