di Stefania Romito
Ci risiamo, un ennesimo episodio di prevaricazione del potere economico sulla Bellezza artistica. Gli splendidi cavallini del celebre scultore sardo Costantino Nivola sono stati distrutti e rimossi dalla piazza nei pressi delle Wise Tower a New York a causa di un progetto di rinnovamento dell’area.
Le straordinarie opere dello scultore sardo, ispirate ai cavalli a dondolo dell’infanzia, facevano parte di un progetto artistico pubblico realizzato a New York nel 1964. Ciò che indigna è l’indifferenza mostrata nei confronti di opere d’arte che dovevano essere preservate. Immediata e drammatica è stata la reazione dei familiari di Nivola e della Fondazione omonima che cura il museo di Orani intitolato al famoso scultore sardo: “”Non si tratta di vandali, ma di un progetto di rinnovamento dell’area. I cavallini di Nivola, ispirati ai cavalli a dondolo dell’infanzia e alla statuaria orientale, sono stati rimossi, le gambe spezzate da colpi di mazza”.
Anche il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha mostrato il suo sdegno nei confronti di quello che è stato definito un “atto di vandalizzazione”, un massacro che colpisce il cuore della cultura sarda, e ha affermato che la Regione si attiverà “per capire se la rimozione può essere fermata e se è possibile recuperare le opere, alcune delle quali sono state devastate”.
Le opere di Nivola colpiscono per la loro suggestiva bellezza. Espressioni artistiche che toccano l’anima affermando la loro volontà di vita. La sua arte si oppone alla forza della gravità, come la serie delle “Madri” che riprende la forma archetipica e sensuale e l’attenzione all’espressività della materia. Ogni sua creazione è immersa in una dimensione metafisica in un dialogo costante e contemplativo con lo spazio circostante.
Le ruspe hanno distrutto tutto questo.