Molti sono i papabili, soprattutto quelli occulti. I due schieramenti si equivalgono. A maggior ragione con i grillini allo. Andando ad una rapida conta appare evidente che la numerosa pattuglia dei renziani potrebbe essere determinante. Di Roberto Caputo
Almeno i due terzi dei parlamentari e dei senatori non vogliono andare a votare prima della scadenza naturale del 2023. Infatti sanno benissimo che molti di loro non verrebbero più rieletti. Quindi si opporranno strenuamente alla nomina a Presidente della Repubblica di Mario Draghi.
Se il premier salisse al Colle si andrebbe di corsa ad elezioni anticipate con lo scioglimento anticipato delle Camere. Anche se le Amministrative dovessero dichiarare un vincitore, non ci sarebbero i numeri. A meno di forzature ad oggi incomprensibili. La partita è decisamente molto complessa e le incognite ed i tranelli sono dietro l’angolo. Quindi sarà inevitabile che anche Draghi e Mattarella ne saranno i protagonisti.
Draghi, con l’ uscita dalla scena della Merkel ed un Macron molto debole, diventerebbe il vero leader europeo, con forti rapporti internazionali. Mattarella non vuole rinnovare il mandato ed imitare Napolitano. Molti sono i papabili, soprattutto quelli occulti.
I due schieramenti si equivalgono. A maggior ragione con i grillini allo sbando. Andando ad una rapida conta appare evidente che la numerosa pattuglia dei renziani potrebbe essere determinante. Quindi non sarà più possibile ripetere l’ accordo che ha portato alla nomina di Mattarella. Anche se i vecchi uomini con le barbe finte si stanno dando molto da fare.
Roberto Caputo