Venezuela chiude all’occidente!

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Si riporta la risposta del giornalista Attilio Folliero di Caracas (Venezuela) al nostro direttore, Antonio Peragine, su cosa fare per aiutare gli italiani in Venezuela.  

CARACAS – Caro Antonio, ti ringrazio. Le sanzioni imposte al Venezuela sono purtroppo le più dure, le più crudeli che siano mai state imposte nella storia. Per esempio le sanzioni imposte a Saddam Hussein si considerano durissime, ma non arrivarono al livello di quelle imposte al Venezuela oggi. All’Iraq di Saddam Hussein era comunque permesso vendere il petrolio per acquistare medicine. Il Venezuela può continuare a vendere petrolio, agli stessi Stati Uniti, incassa i soldi, ma i conti sono bloccati, quindi in pratica non può disporre dei propri dollari, non puo’ importare ne´cibo, ne´medicine, ma non solo dagli USA, da tutti i paesi. Prima delle sanzioni già era in atto un blocco commerciale, anche se non dichiarato. Per esempio comprava grano ad imprese argentine, pagava regolarmente le navi cariche di grano in partenza per il Venezuela quando dovevano salpare venivano bloccate! Addirittura siamo senza soldi! Lo scorso anno, a causa della forte inflazione (tra il 1.000% e 2000% all’anno, la Banca Centrale ha dovuto introdurre nuove banconote; se prima la banconota a piu’ alta denominazione era quella da 100 bolivares, l’anno scorso (novembre 2016) si arriva a 20.000 bs e la più piccola doveva essere quella da 500 bs. Viene incaricata della stampa delle banconote una società svedese (tra le pochissime imprese al mondo che stampano banconote). In questa società svedese ha azioni una multinazionale statunitense, che in pratica fa capo alla CIA.

Le banconote dovevano arrivare a inizio dicembre, ma dopo l’arrivo di un primo lotto (6 milioni di pezzi da 500 bs e 25 milioni di pezzi da 20.000 bs) l’invio dei seguenti lotti è bloccato evidentemente per l’intervento delle autorità statunitensi (CIA). In questo momento in Venezuela  non ci sono banconote (c’e’ in media una banconota da 500 bs ogni 5 abitanti e nemmeno una a testa da 20.000); Per avere una idea un Kg di pane costa oltre 20.000 bs! Le banche stanno erogando al massimo 20.000 bs al giorno a persona, ma solo allo sportello e dopo lunghe file. I bancomat non stanno funzionano.

Le medicine scarseggiano e la gente usa, compra a caro prezzo perfino le medicine scadute. Tra l’altro e va denunciato le case farmaceutiche usano date di scadenza differenti. Una stessa medicina, fabbricata dalla stessa casa farmaceutica se   comprata in Italia (Europa) prima di tutto costa meno e poi ha una data di scadenza molto più lunga; qua la stessa medicina costa di più e scade molto prima. Per esempio mia moglie deve prendere necessariamente l’Eutirox, prodotto da Merck, farmaco salvavita indispensabile per chi ha subito, appunto come mia moglie, l’asportazione della Tiroide. La medicina portataci dall’Italia da alcuni amici dura 3 o 4 anni e costa circa 2 euro; la stessa medicina venduta in Venezuela, ammesso che si riesca a trovare, dura al massimo due anni e costa almeno il doppio, a fronte di salari enormemente inferiori rispetto alla media italiana. Quindi stanno scarseggiando le medicine. Ammalarsi ormai anche di una malattia facilmente curabile sta diventando insopportabile per qualsiasi persona; avere un cancro, una malattia incurabile significa una enorme sofferenza fino al giorno della morte.

Lo stato consegna mensilmente ad ogni famiglia e direttamente a domicilio un pacco con alimenti, per circa 20 Kg. Non e’ sufficiente, ma è un grosso aiuto. Gli alimenti vengono messi in una scatola di cartone, ebbene terminate le scatole, non c’era materia prima per la fabbricazione delle scatole; l’invio della materia prima è stato bloccato. Siamo stati quasi due mesi senza ricevere il pacco. I prezzi dei prodotti ovviamente continuano a crescere e gli unici prodotti a cui si riesce ancora ad accedere, comunque con difficoltà, sono quelli alimentari; tutto il resto è incomprabile. Un computer, una macchina, un frigorifero, una lavatrice, una cucina, un cellulare, una TV, un pezzo di ricambio di qualsiasi prodotto non si può comprare.

I biglietti aerei poi oltre ad essere introvabili e se si trovano sono acquistabili solo con carta di credito in dollari/euro. Io sono italiano ho la carta emessa da una banca italiana ma non ho potuto acquistare due biglietti! Infatti per il momento vado in Italia solo io. Per rendersi conto della guerra economica in atto basta consultare proprio i prezzi dei biglietti aerei: se un italiano per esempio acquista un biglietto Roma-Caracas-Roma (quindi andata e ritorno partendo da Roma), pago un prezzo di circa 600/800 euro a seconda della stagione.

Se pero’ uno acquista nella stesa agenzia un biglietto andata e ritorno Caracas-Roma-Caracas, cioè fa lo stesso percorso, con la stesa compagnia, nella stessa data, invertendo solamente la città di partenza il prezzo cambia totalmente, arrivando ad essere anche di 3.000 dollari per un biglietto di sola andata!

E’ sufficiente entrare nel sito della TAP, IBERIA, AirEuropa, AirFrance (ormai le uniche compagnie che viaggiano verso l’europa da Caracas) oppure nel sito di www.edreams.it.

L’obiettivo delle sanzioni è affamare al popolo e mandare in default il paese.

Fortunatamente nel mondo non esiste più una sola superpotenza, un solo blocco economico (l’occidente); esistono i paesi del BRICS, Russia, Cina, India; esiste l’Iran, che per esempio ha automobili che non hanno niente da invidiare ad AUDI, Wolsvagen, Ford, Fiat …L’altro giorno è arrivata una nave con 30.000 tonnellate di grano dalla Russia; non e’ molto perché ‘ in pratica 30.000 tonnellate sono 30 milioni di kg, ossia in media un Kg di farina di grano per ogni venezuelano; non è molto ma è una boccata d’ossigeno.

Alla fine le sanzioni si ritorceranno contro gli stessi Stati Uniti. La Colgate per esempio era l’unica multinazionale a produrre dentifricio in Venezuela; mesi fa ha chiuso lasciando l’intero paese senza dentifricio, costringendo la gente a pulirsi i denti col bicarbonato di sodio. Fortunatamente adesso si trova dentifricio cinese (due o tre marche differenti) che costa molto meno di colgate ed è migliore perché non contiene fluoro.

Il petrolio è il prodotto più commercializzato al mondo e la Cina è il primo paese importatore ed il Venezuela ha la riserva più grande al mondo quindi lo vende alla Cina in Yuan. Lo Yuan non è ancora convertibile, ma è solo questione di tempo. Tra l’altro le due banche cinesi più importanti (la Banca Centrale della Cina, Banca del Popolo, e la Banca Industria e Commercio della Cina, la più grande banca del mondo, almeno 3 volte Goldman Sachs per capitalizzazione) hanno aperto le loro fiali in Europa ed entrambe hanno scelto Milano come sede centrale per l’Europa ed offrono già conti in multivaluta (Yuan, Euro e dollari).

Venezuela ha tante altre risorse: il gas e’ la seconda riserva del mondo; anche l’oro è sicuramente la riserva più grande del mondo; probabilmente in Venezuela c’è tanto oro quanto tutto l’oro posseduto oggi da tutte le banche centrali del mondo; E poi c’e Uranio, Torio, Coltan, Bauxite e soprattutto acqua dolce.

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