Morte pres. Romoli: cordoglio Gruppo consiliare Forza Italia

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TRIESTE – Il Gruppo consiliare regionale di Forza Italia – dichiara il capogruppo Piero Mauro Zanin – è rimasto attonito e commosso alla notizia della scomparsa del Presidente del Consiglio Regionale FVG, e collega di partito, Ettore Romoli.

Ettore – continua Zanin – ha rappresentato per tutti noi un esempio di come deve essere inteso l’impegno politico: mediazione intelligente e rispetto delle Istituzioni, prova ne sia che la sua elezione a Presidente del Consiglio ha superato i numeri a disposizione della maggioranza che proponeva la sua candidatura.

Una passione politica che ha visto Romoli – ricorda Zanin – consigliere comunale di Gorizia negli anno ’80, co-fondatore di Forza Italia, di cui era stato consigliere nazionale e coordinatore regionale dal 1996 al 2003, responsabile per l’area nord-est dal 2005. Quindi Senatore della Repubblica nella XII legislatura (componente della Commissione finanze e tesoro e della Giunta per gli affari comunitari di Palazzo Madama).

Consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia nell’VIII legislatura, aveva ricoperto la carica consiliare di capogruppo e giuntale di assessore alle finanze e programmazione. Deputato al Parlamento della Repubblica nella XIV legislatura (componente della Commissione finanze della Camera). Poi Sindaco di Gorizia dal 2007 al 2017 e Presidente del Consiglio delle Autonomie locali.

Ettore però – conclude Zanin – nel suo discorso di insediamento ci ha lasciato il suo testamento politico e in particolare sulla Regione e su come intendeva l’autonomia, indicandoci una guida per la nostra l’attività che prenderemo a faro:

– “i rapporti, modificatisi negli anni della crisi economica, tra Stato e Regioni e tra queste e le autonomie locali, devono essere ricondotti ad una prospettiva di regionalismo rafforzato e di sussidiarietà”;

– “la difesa e la valorizzazione della specialità e dell’autonomia del Friuli Venezia Giulia devono indurci alle sfide e al confronto aperto senza rinchiuderci dentro steccati”;

– “nel rapporto con il Governo, sarà determinante riprendere il negoziato per rafforzare lo Statuto di Autonomia, soprattutto in materia finanziaria e nella configurazione di un rapporto autenticamente pattizio”;

– “nel rapporto Stato/Regione” occorre puntare “per il confronto paritario sulle regole fondamentali, il trasferimento di nuove funzioni, nonché per la ridefinizione dei rapporti finanziari e di compartecipazione al gettito erariale, che deve tener conto delle funzioni attribuite alla Regione e delle risorse necessarie per esercitarle”.

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