Strage in moschea in Canada, ergastolo

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Possibile grazia tra 40 anni, quando l’accusato ne avrà 69

E’ stato condannato all’ ergastolo Alexandre Bissonnette, 29 anni, il giovane canadese che la sera del 29 gennaio del 2017 entrò armato nella sinagoga di Quebec City nell’ora della preghiera e uccise sei fedeli musulmani, ferendone altri sei, di cui uno rimasto paralizzato. L’accusa aveva chiesto un totale di 150 anni, che sarebbe stata la pena più alta mai comminata in Canada, ma il giudice ha concesso all’imputato la possibilità di chiedere la grazia tra 40 anni, sottolineando che “la pena non deve essere una vendetta”. Al momento della sparatoria nella moschea c’erano 50 persone. “Mi vergogno di quello che ho fatto, non sono un terrorista, non sono un islamofobo”, ha detto in aula Bissonnette, che si è dichiarato colpevole dei capi d’accusa.
L’uomo era noto per le sue posizioni nazionalistiche ed era un supporter della Le Pen e del presidente Donald Trump. L’azione fu ispirata da pregiudizio, ha sentenziato il giudice, ricordando però che l’imputato aveva anche alcuni problemi mentali.

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