Altamura –  i resti fossili dell’uomo ancora da studiare

Scienza & Tecnologia

Di

Il Movimento Culturale “ORA” nuovamente all’attacco

Giovanni Mercadante

Dopo la pausa della celebrazione dell’apertura della rete museale del 30 marzo 2017,  i cultori locali tornano a sollecitare l’Amministrazione comunale, la Sovrintendenza e il Parco Nazionale dell’Alta Murgia in merito allo studio  dei  resti del fossile dell’uomo arcaico.  Qui di seguito il comunicato pervenutoci dal Movimento Culturale “ORA”  del 2 maggio 2017, di cui riportiamo il testo integrale:

E’ stata sempre puntuale la nostra sensibilità alle tematiche di prioritaria importanza che hanno interessato il nostro territorio e la nostra città, negli ultimi lustri. 

 In perfetta linea, oggi, avvertiamo la responsabilità e il dovere di capire quel che accade attorno all’immensa risorsa dell’Uomo di Altamura: “Ciccillo”. 

Alle luce delle nuove determinate ed insistenti richieste di accedere alla Grotta, con il rinnovato intento di asportarne la parte di maggiore interesse scientifico, siamo a chiedere agli Enti preposti quali sono le azioni intraprese e che saranno espletate, dal Mondo Scientifico, nel sito di Lamalunga e nella “Grotta della Capra”, luogo in cui, ancora oggi, dopo 150 mila anni, insistono fisicamente i resti scheletrici di “Ciccillo”. 

Circa un anno fa, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, al termine di una visione trasversalmente condivisa, pose il veto sulla volontà, del mondo scientifico ed accademico capitolino, di asportare il “cranio”. 

Il nostro auspicio è che tutto venga svolto con trasparenza e con il pieno coinvolgimento degli Enti territoriali e della società civile.

 

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