Nigeria: Presidente, ragazze libere per scambio con detenuti

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ALFANO, GRANDE GIOIA, ORA VANNO SALVATE LE ALTRE RAGAZZE 

Rilasciate 82 delle ragazze nigeriane, rapite dai terroristi islamici di Boko Haram il 14 aprile 2014 con altre centinaia da una scuola a Chibok, in cambio del rilascio di alcuni terroristi islamici detenuti: lo ha annunciato il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari. Tutte le ragazze liberate, grazie anche alla mediazione della Croce Rossa Internazionale e il governo svizzero, sono molto magre, due di loro sono mutilate, mentre una ha un figlio piccolo. 

Sono arrivate oggi all’aeroporto di Abuja, capitale della Nigeria, le 82 studentesse liberate ieri da Boko Haram, dopo uno scambio con alcuni militanti detenuti dalle autorità nigeriane. Nell’aprile del 2014 il gruppo jihadista aveva infatti rapito circa 270 ragazze nella città di Chibok. “Oggi – ha annunciato ieri sera il portavoce presidenziale Garba Shehu – 82 di loro sono state liberate dopo lunghi negoziati. Le nostre agenzie di intelligence hanno scambiato le studentesse con alcuni militanti di Boko Haram arrestati dalle autorità”.

Non è stato specificato il numero di terroristi liberati. Il governo svizzero, il Comitato internazionale della Croce Rossa e le organizzazioni non governative locali e internazionali hanno partecipato ai negoziati che hanno portato alla liberazione di alcune di loro. Secondo i media locali, le ragazze saranno ricevute oggi dal presidente nigeriano, Muhamadu Buhari, ad Abuja, dove sono arrivate in aereo da Banki, città vicino al confine tra Nigeria e Camerun. Il 14 aprile del 2014 una decina di camion con cinquanta terroristi armati ha fatto irruzione nel villaggio di Chibok, nel nord-est del Paese, dando fuoco agli edifici pubblici e alle abitazioni. Dopo aver seminato il caos, i militanti sono entrati in una scuola e hanno rapito le studentesse. Alcune riuscirono a fuggire quasi subito ma oltre 200 sono rimaste per più di due anni nelle mani dei militanti.

A ottobre, ne furono liberate 21 e a gennaio un’altra con il proprio bambino. Le circa 57 ragazze che riuscirono a scappare hanno raccontato che le prigioniere venivano stuprate fino a 15 volte al giorno e che erano costrette a convertirsi all’Islam. Inoltre, i sequestratori le minacciavano costantemente di decapitarle se si rifiutavano di eseguire gli ordini. Alcune delle studentesse, vergini, furono invece vendute per circa 2.000 naira (meno di 10 euro) o usate come mogli dei leader del gruppo.Boko Haram detiene il record di essere il gruppo terroristico più spietato dell’Africa, avendo ucciso oltre 20mila persone e avendo causato un milione di sfollati.

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