Dal timore all’attrazione

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Attualità del pensiero di Don Giussani nell’ottica della conoscenza e dell’etica

Massimo Borghesi presenta il suo nuovo libro a Bari       

Di Riccardo Guglielmi

Il  master in Etica della pace, educazione ai diritti umani e inclusione, coordinato da Michele Indellicato, docente di Etica di Uniba, si arricchisce giovedì 22 giugno, alle ore 17.30, presso la Sala affreschi del palazzo Ateneo di Bari, di  un evento prestigioso, la  presentazione del volume di Massimo Borghesi, ordinario di Filosofia morale presso l’Università di Perugia, dal titolo “Luigi Giussani, conoscenza amorosa ed esperienza del vero. Un itinerario moderno”.

Don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione, con il suo impegno ha reso operativa e viva la presenza cattolica in un Occidente dove i «valori cristiani senza Cristo» stavano creando una «pretestuosa ideologia». Il pensiero di Don Giussani, profondamente umano, come ha detto Papa Bergoglio, «giunge fino al più intimo dell’anelito dell’uomo». A lui il merito di aver creato un movimento internazionale d’ispirazione giovanile e studentesca animato da un senso religioso vivo, vitale e moderno. Il suo pensiero teologico è apprezzato dagli gli ultimi tre Papi; Wojtyla che ha riconosciuto il movimento di Cl, Ratzinger che l’ha incoraggiato nell’operatività, Francesco che riconosce quanto la lettura delle opere di Don Giussani abbia agito sul suo essere sacerdote.

La modernità del pensiero del prete di Desio  sta nell’insegnamento al dialogo, nell’apertura a culture e religioni diverse, nella costruzione di ponti e nell’abbattimento di muri; presenti parole antiche, amore e sacrificio che sanno toccare sempre il cuore. L’amore sa farsi sacrificio nobile a difesa dei più deboli, bambini, anziani e malati nel corpo e nello spirito.  Tre sono le categorie che contraddistinguono la teologia di Don Giussani. La prima, il senso religioso, era considerata all’inizio troppo moderna e innovativa, forse rivoluzionaria e pertanto vista con timore dal tradizionalismo cattolico, tanto da essere poca accetta alla gerarchia ecclesiastica italiana. La seconda è l’incontro che diventa avvenimento e testimonianza. La terza  è l’esperienza che non ha connotazione etica ma ontologica e conduce alla conoscenza amorosa della verità; dall’incontro nasce l’etica. Queste tre categorie sono alla base del rinnovamento della chiesa intrapreso da Papa Francesco. La modernità porta alla frammentazione ma il pensiero filosofico e teologico di Don Giussani, dialogo e apertura, da rivoluzionario diventa attuale, attrattivo e propositivo.

Onori di casa a cura del rettore, Antonio Felice Uricchio, seguiranno i saluti di Eugenio Disciasso, rettore del Politecnico e di Antonio Decaro, sindaco metropolitano di Bari. In scaletta sono previsti gli interventi di Mons. Filippo Santoro, vescovo di Taranto e dei docenti di Uniba, Domenico Viola e Michele Indellicato. Le conclusioni sono a cura di Massimo Borghesi, autore del volume.

A seguire il maestro Marcelo Cesana, finirà l’evento con l’incontro musicale “Feriti nella bellezza”.

redazione@corrierenazionale.net

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