di Maria Federica Dimantova
Un libro non ha un inizio né una fine.
Un libro, riprendendo le parole del filosofo colombiano Nicolás Gómez Dávila, entra a far parte della letteratura quando può essere letto due volte.
“Quell’estate prima della fine del mondo” è un romanzo dello scrittore Enzo Varricchio la cui pubblicazione è avvenuta qualche anno fa – precisamente nel 2011- che, il prossimo 4 luglio sarà oggetto di un convegno dedicato, presso l’Ateneo dell’Università degli Studi di Bari.
A significare la continuità dello scritto, che intreccia il mistico alla vita quotidiana, è semplicemente il senso di attualità, le tante percezioni del futuro che l’autore aveva e che rendono più che mai “vive” le pagine di questo esoteric thriller, recensito positivamente anche dal “The Wall Street Journal”
(ecco link della pagina https://blogs.wsj.com/source/2011/11/23/a-low-tax-euromed-union-with-no-red-tape-read-all-about-it/).
Di questo senso di attualità, di continuità, di questo flusso letterario inarrestabile, ha deciso di parlarne il Magnifico Rettore dell’Università “Aldo Moro” di Bari, il dott. Antonio Felice Uricchio.
Appena letto “Quell’estate prima della fine del mondo”, il Rettore ha invitato lo scrittore Varricchio – per altro anche Giudice Onorario, storico nicolaiano e presidente del Centro Studi di Diritto delle Arti, del Turismo e del Paesaggio – a ritracciare le fila del suo percorso letterario in un evento interamente dedicato alle sue doti narrative.
4 Luglio ore 18:30 Ateneo dell’Università di Bari
Il Corriere Nazionale invita tutti i lettori, quindi, a partecipare all’evento dedicato all’ esperimento letterario dello scrittore Enzo Varricchio con il romanzo “Quell’estate prima della fine del mondo” edito Laterza 2011. Lo scrittore risponderà alle domande dei presenti.
“Quell’estate prima della fine del mondo”, romanzo “magmatico”
“Un romanzo a forma di matrioska che stimola il cambiamento. Un mondo a testa in giù, – come quello rappresentato dalla copertina che vede un uomo yogi, ovvero praticante lo yoga- che deve tornare nella giusta posizione, nella retta via, partendo innanzi tutto da se stessi”. Così, l’autore Varricchio, definisce il suo scritto.
Dall’attualità alla storia, dalla filosofia al sarcasmo, il tutto ambientato in una Puglia esoterica, misteriosa, tutta da scoprire.
Il romanzo, che si svolge in un’afosa giornata di Rosamarina, località marittima nel Brindisino, parla dell’omicidio del noto scienziato Nico Sgombri e dei possibili sospettati, molti appartenenti al mondo della giustizia.
Fiato sospeso fino alle ultime pagine.
Buona lettura.
Per info
Maria Federica Dimantova
Info autore
http://www.dirittodellearti.it/