Braccia umane nella valigia: “Sono per mio fratello”

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Non armi, liquidi o cibi sospetti, bensì braccia umane. E’ quello che si sono trovati davanti agli occhi, sullo schermo dello scanner, gli uomini della sicurezza della stazione di autobus di Duyun, nella provincia di Guizhou. Il bagaglio, riporta il quotidiano regionale ‘Chenbao Chongqing’, apparteneva a un 50enne, subito arrestato dalle autorità perché sospettato di essere coinvolto in un omicidio.

“Gli ho chiesto cosa c’era nella borsa e lui ha detto che era un braccio”, ha detto una guardia di sicurezza ai media locali, aggiungendo che l’uomo, soprannominato Zheng, si è giustificato spiegando che stava trasportando le parti del corpo del fratello amputate dopo un incidente elettrico. “Mi ha chiesto aiuto per riportargli gli arti, in modo che, quando morirà, il suo corpo potrà essere sepolto intero”, ha detto l’uomo.

In Cina è infatti tradizione seppellire o cremare il corpo di una persona deceduta nella sua interezza, con tutti gli arti, per preservare il suo futuro nella vita ultraterrena. La polizia, dopo aver accertato la veridicità della storia, ha quindi rilasciato l’uomo.

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