La parata del giorno dell’Indipendenza

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di Bedris

La partecipazione di delegazioni straniere alla celebrazione dell’Indipendenza dell’Ucraina significa sostegno psicologico al Paese, e questo è molto simbolico.
È importante che tali occasioni in futuro si trasformino in un’assistenza effettiva al Paese. In particolare, l’Ucraina dovrebbe aspettarsi alcuni progressi nel campo militare, per lo più dagli Stati Uniti. Se l’Ucraina ottenesse un tale sostegno militare, comprese le armi letali difensive, ciò chiarirà che attorno a Kyiv si è formato un blocco di alleati.

Naturalmente, ci sono altri fattori di politica estera che funzionano senza la partecipazione attiva dell’Ucraina. Ad esempio, in Occidente c’è la consapevolezza della minaccia della Russia di Putin, e ciò porta al fatto che la comunità internazionale occidentale aumenti le proprie posizioni di leadership; questo, a sua volta, va in linea con la necessità di sostenere l’Ucraina. L’Occidente sta costantemente guardando all’Ucraina, e si sta chiedendo se il paese, piuttosto che un onere, possa essere considerato un bene e un importante elemento della sicurezza internazionale.
Non si può categoricamente affermare che l’Occidente sia decisamente pronto a sostenere che l’Ucraina è un bene, ma ci sono molte indicazioni e segnali che suggeriscono che ci sono più atteggiamenti positivi, che negativi. Ciò significa che Kiev può contare sulla possibilità di un ulteriore rafforzamento delle sue difese, anche a scapito dei partner occidentali dell’Ucraina. Oggi, l’Ucraina non può permettersi di avere un esercito di 250.000 forze di tipo sovietico, una guardia nazionale abbastanza grande e altre formazioni militari statali, e allo stesso tempo spendere oltre l’80% del proprio bilancio di difesa per la “manutenzione”.

Gli ucraini non dovrebbero essere sopraffatti da sfilate e festività nazionali. Nella sfilata abbiamo notato il numero e le tipologie di hardware e armi militari più recenti; ma a questo proposito, la situazione non è troppo promettente, nel corso di tre anni e mezzo di guerra, non è stato fatto nulla per ottenere armi strategiche. Sto parlando di sistemi di difesa aerea, di aerei da combattimento e di potenti mezzi aerei senza equipaggio, forse anche per colpire i droni. Questa situazione è davvero allarmante. Il riarmo dell’Ucraina è limitato a passi tattici (un aumento della mobilità delle forze terrestri, introduzione di nuovi sistemi di comunicazione, ecc.); tuttavia, ci sono anche cose positive, come ad esempio stanno arrivando armi ad alta precisione; anche se il processo è solo nella sua fase iniziale.

Solo che, se l’Ucraina continua su questa strada, nemmeno nei prossimi 50 anni potrà diventare uno strumento efficace di dissuasione. È necessario che Kyiv capisca questo, e che cambi il suo approccio. Così, tali sfilate dovrebbero diventare un simbolo che il paese ha capito cosa deve fare: un nuovo tipo di esercito. Cioè, in un primo momento dovrebbe esserci un nucleo professionale, con un suo adeguato atteggiamento. Ora, in questo senso, stiamo assistendo ad una tendenza negativa, come ad esempio una flessione di patriottismo, e questo è proprio dovuto all’erroneo sviluppo dell’esercito. Sono orgoglioso dell’esercito, se so che le truppe sono professionali e ben armate, che i soldati sono anche in misura minore, ma sono agili e veloci nei loro movimenti, mentre le questioni dei progetti militari sono risolte con gli strumenti di difesa territoriale.
Tornando alla celebrazione di ieri, deve essere menzionato che il capo del pentagono James Mattis ha avuto incontri con il presidente ucraino Petro Poroshenko, e il ministro della difesa, Stepan Poltorak. Il sostegno del Pentagono è sicuramente molto necessario all’Ucraina, infatti è un fattore significativo che diventa per il Cremlino il segnale simbolico che l’Ucraina si sta muovendo sotto l’ombrello della protezione Usa. Anche se c’è ancora molta strada da percorrere in questa direzione. Importante è anche il fatto che è arrivato in Ucraina il rappresentante speciale Usa, Kurt Volker, che prima della visita ha incontrato il “supervisore” russo, l’aiutante di Putin, Vladislav Surkov. Questo è utile, perché significa che gli Stati Uniti si consultano con l’Ucraina e non perseguono alcun colloquio dietro la schiena di Kyiv.

Questo è un fattore di incoraggiamento significativo per tutti gli osservatori del processo. La Russia reagisce negativamente a qualsiasi forma di sostegno all’Ucraina e al rifiuto di Washington di iniziare un dialogo con Mosca nelle modalità che il Cremlino aveva covato. Occorre anche ricordare che oggi la Russia ha sostanzialmente trasformato la sua strategia e l’ha tradotta in un piano politico e sociale su tutto il territorio dell’Ucraina. Cioè, la Russia l’attua al di là delle zone occupate del Donbas e Crimea (nelle zone occupate la strategia è già stata elaborata, e mira a rendere e ad assicurare che le regioni pro-russe siano sottoposte al trattamento “informativo e psicologico” della macchina propagandistica russa).

Per quanto riguarda le altre regioni dell’Ucraina, c’è la minaccia di vari atti terroristici e provocazioni con supporto politico e finanziario di alcuni gruppi nazionali che, come spesso il Cremlino fa quando deliberatamente presenta i suoi sforzi come una “visione alternativa” allo sviluppo ucraino, possono essere utilizzati senza la loro piena percezione. Queste cose richiedono un miglioramento del quadro giuridico, in particolare per quanto riguarda i politici che esprimono slogan pro-russi.
E, naturalmente, questo richiede un rafforzamento degli sforzi dell’intelligence, per assicurarsi che la strategia, per rispondere a determinate manifestazioni anti-ucraine, sia stata elaborata chiaramente.

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