Scontri al G7 di Torino, arrestato leader di Askatasuna

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RENZI CONTRO GLI AMMINISTRATORI M5S, DUELLO CON DI MAIO

Arrestato un leader del centro sociale Askatasuna per gli scontri al corteo contro il G7 di Torino: e’ accusato di aver picchiato un poliziotto. Renzi attacca gli amministratori M5s: invece di schierarsi con la polizia rilanciano le immagini della ghigliottina. Gli risponde Di Maio: le violenze non fanno parte del nostro dna.

“Una figuraccia per Torino”. Il giorno dopo la chiusura del G7, con il suo contorno di incidenti di piazza, il Pd apre il fuoco contro il M5S. Accuse di ambiguita’, se non addirittura di contiguita’ con le frange piu’ violente della protesta, scandiscono una lunga giornata intessuta di comunicati e prese di posizione. Su tutte spicca quella di Matteo Renzi: un fantoccio con le sue sembianze ieri era stato simbolicamente “decapitato” a Venaria insieme a quello ministro Poletti. “Ma non mi fanno impressione le pagliacciate. E’ che in questa vicenda poliziotti e carabinieri hanno preso botte e sono stati feriti sul serio. E ci sono squallidi amministratori comunali che non hanno avuto la forza, o la voglia, di spendere una parola per prendere le distanze”. “Le violenze non fanno parte del Dna del Movimento 5 Stelle – gli risponde Luigi Di Maio – ed e’ bene sottolinearlo. Renzi sfrutta cinicamente questi episodi di violenza per una sterile polemica politica e attaccare l’amministrazione di Torino. Ha perso l’occasione di tacere”. Non e’ un mistero che i pentastellati abbiano accolto con freddezza il summit dei sette ‘Grandi’. C’e’ chi si e’ limitato a qualche commento dissenziente e chi e’ sceso in piazza di persona. A tenere alta la temperatura e’ l’arresto, nella notte, di uno dei leader del centro sociale Askatasuna, Andrea Bonadonna, che e’ anche un esponente dei No Tav della Valle di Susa. C’e’ un video che lo ritrae mentre colpisce un poliziotto durante il parapiglia di Venaria. Francesca Frediani, consigliere regionale M5S, valsusina e No Tav, twitta un “libero subito” che scatena i partiti rivali, dal Pd a Fdi a Forza Italia, e i sindacati di polizia. “Hanno chiesto che il G7 si svolgesse a Torino – dice il presidente dem Matteo Orfini – e poi hanno flirtato con quelli che lo contestano e che sfasciano tutto”. “Si vergognino”, tuona il senatore Stefano Esposito. Nel mirino deli politici cittadini finisce soprattutto il vicesindaco, Guido Montanari, colpevole di ironie social. “Gli amministratori e i consiglieri che hanno espresso posizioni critiche o hanno partecipato ai cortei – replica – sono stati accomunati ai delinquenti che hanno attaccato le forze dell’ordine. Respingo questa visione provocatoria: e’ lontana dalla realta’”. L’inventario dei tre giorni di contestazioni racconta di due arresti (oltre a Bonadonna e’ in carcere un 23 enne di Pesaro) e di almeno otto feriti tra le forze dell’ordine. Un agente di polizia ne avra’ per piu’ di 40 giorni. Il questore, Angelo Sanna, che ieri aveva pubblicamente elogiato i suoi uomini, oggi sottolinea che grazie l’elaborato dispositivo di sicurezza allestito a Torino e Venaria ha “garantito i diritti di tutti: sia lo svolgimento regolare dell’evento, sia le manifestazioni di protesta”. Per questo, dice, “il bilancio e’ positivo”. Ha anche sottolineato che “i dimostranti cercavano lo scontro fisico, volevano una reazione violenta da parte nostra, ma alle loro ripetute provocazioni non abbiamo mai risposto. L’illegalita’ si combatte con il codice penale, non con i manganelli”. In serata presidio di No Tav e Askatasuna davanti al carcere delle Vallette in segno di solidarieta’ con i due arrestati.

“A fronte di un evento internazionale, Torino ha risposto con la massima efficienza e confermando la sua consueta ospitalita’”. Ad affermarlo, in un lungo post pubblicato su Facebook, il sindaco di Torino Chiara Appendino, a proposito del G7 che si e’ concluso ieri alla Reggia di Venaria. Secondo Appendino, si tratta di “un evento potenzialmente rischioso, come dimostrano i recenti fatti di Amburgo, ma gestito al meglio da Prefetto, Questore e dalle Forze dell’Ordine, a cui gia’ ieri ho manifestato sostegno per gli attacchi subiti”. “La sicurezza, in tutti questi giorni – aggiunge Appendino – e’ stata garantita sia alle delegazioni sia ai cittadini”. “La scelta della reggia di Venaria al posto del Lingotto – spiega il sindaco di Torino – e’ stata corretta e la location apprezzata da tutti i ministri, stranieri e italiani. Decisione presa nell’ottica di ridurre al minimo i disagi per i cittadini”. Appendino conclude ringraziando “tutte le persone e gli enti coinvolti nell’organizzazione, i cittadini torinesi e non, e soprattutto chi ha dovuto affrontare qualche disagio”.

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