“Referendum lombardo veneto e le dichiarazioni di Emiliano”

Puglia

Di

 

Nota del consigliere regionale Mino Borraccino, Presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia:

“Con l’esternazione di ieri di adesione al referendum lombardo-veneto, il Presidente Emiliano chiarisce ai suoi fans che le recenti posizioni neo borboniche da lui sostenute non erano frutto di improvvisazione, ma facevano parte del suo percorso di allontanamento da qualsiasi tradizione culturale e politica della sinistra, anche socialdemocratica, europea.

I riti identitari servono solo a nascondere i programmi di sfruttamento dei lavoratori di ogni colore e della povera gente al nord come al sud, servono a non parlare del lavoro precario, della violenza del job’s act, della mafia in Lombardia, oltre che da noi. Povera Puglia!
Inoltre se l’obiettivo del ‘federalista’ Emiliano è quello di contrastare il processo di accentramento statale a danno delle Regioni e del Sistema delle Autonomie, processo avviato da Tremonti-Berlusconi ed enfatizzato da Renzi-Gentiloni, allora si deve concludere che lo strumento che ha scelto è il più sbagliato.

I referendum leghisti infatti non fermano il centralismo statale ma più realisticamente puntano a una redistribuzione delle competenze e delle risorse togliendo al Sud e accumulando al Nord.
Con quelle nefaste conseguenze verso l’universalità dei diritti (non solo costituzionali) dei cittadini del Mezzogiorno così evidenti che non dovrebbero sfuggire perfino a un leader gregario. /com
Consegnarsi ai carnefici e presentare la Puglia come appendice dei leghisti-forzisti è davvero troppo”.

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