L’importanza di tutelare il risparmio della famiglia e la nuova figura del consulente finanziario

Economia & Finanza

Di

A cura della dott.ssa Eva Marchitiello.

E’ ormai dell’ 11 febbraio 2015 la notizia del fallimento di Banca Etruria, ultima solo in ordine di tempo si intende… perchè già in passato abbiamo conosciuto altri casi noti.

Istituti controllori e tutela del credito e del risparmio ed enti controllati nelle loro azioni finanziarie hanno agito quasi all’ombra della legge, sperperando danaro e liquidando risorse utili.

Ma a noi importa offrire una valida conoscenza al cittadino padre di famiglia, della tutela e salvaguardia del proprio risparmio, del proprio patrimonio per una serenità che sia di prospettiva.

Per giungere a tale consapevolezza alcuni termini ed alcune analogie vanno analizzate.

Il default economico e finanziario di una Banca ad esempio, ha come conseguenza diretta il dissesto e la rovina dei piccoli risparmiatori, invitati, convinti, indotti, attratti o, peggio ancora ingannati ad acquistare obbligazioni subordinate dal “finto” capitale garantito e dai  facili rendimenti non solo certi ma invitanti, come una sorta di ” affare economico imperdibile…”, eppure all’incoscienza ed alla mancanza di conoscenza risponde l’esperienza negativa.

Oggi come ieri, come sempre, “… nisciun è fess!! chiosava Totò, per cui nessuno offre per fare regali.

Purtroppo tutti i giorni ed a tutto spiano pseudo consulenti, banche, poste e assicuratori collocano prodotti presentando rendimenti invitanti e capitali garantiti.

Il grande successo di tali prodotti finanziari quali le polizze vita nasce proprio da queste illusioni, che purtroppo tali resteranno.

Questa pubblicità definita in economia ” cover up”, nella realtà serve solo ad intrappolare i risparmiatori in vincoli contrattuali stringenti quali ad esempio: … tunnel di uscita, costi di caricamento esosi, tempi per monetizzare lunghissimi e, cosa peggiore non aver nessuna garanzia né del capitale né dei rendimenti.

In questa Babilonia di venditori che della aleatorietà dei mercati e della incertezza nè traggono profitto, è necessario porre attenzione alla figura del consulente finanziario, nuova figura professionale nata dalla nuova direttiva europea MIFID II n.65 /2014.

Essa è una figura professionale derivante da quella del promotore finanziario.

Compito del consulente finanziario è, in primis, conoscere profondamente le necessità del cliente, i suoi obiettivi, i suoi tempi e la sua propensione al rischio.

In virtù di questa analisi preliminare, il consulente deve trasferire al cliente conoscenze finanziarie e materiale utile affinchè egli consapevolmente giunga ad una scelta razionale, non dettata da chimere inesistenti.

Solo così il cliente- risparmiatore non avrà aspettative illusorie nè amare sorprese e, soprattutto non sarà defraudato dei suoi risparmi né della sua dignità.

Dopo un lungo e penoso periodo di crisi, dal quale forse oggi ci accingiamo ad uscire gradualmente, la tutela del risparmio dev’ essere più che mai oggetto di attenzione e direi di studio .

Se il risparmio è quella fetta del nostro reddito che noi non utilizziamo e su cui affidiamo le nostre speranza e sogni, perchè sullo stesso costruiamo progetti futuri  è bene sapere che accantonare parte di quel risparmio è spesso  frutto di sacrificio e privazioni, pertanto è opportuno porre una particolare attenzione al modo di come si intende accontonare.

La Famiglia, ed i sui generatori di risorse economiche hanno una capacità naturale al risparmio.

Il consulente finanziario ha il compito arduo di ottimizzare dette risorse in un quadro generale di mercato esterno ma in ragione di esigenze piccole ma vitali per il nucleo familiare.

Da una sana azione e da una sana informazione il risparmio delle nostre famiglie italiane, equivarrebbe ad una risorsa ingente che a dire del passato, è stata forza attiva nelle riprese “vere” dell’economia nazionale.

Il risparmio, muove il volano degli acquisti e degli investimenti, aprendo la via ad una nuova generazione non solo di professionisti ma di civiltà consapevole e cosciente.

Tenere e trattenere i risparmi non ha valore attivo, nella misura in cui viene meno la “paura” di investire; ma prima di questa scelta, l’affidamento incauto può essere determinante.

Perciò il consiglio ultimo per i risparmiatori è, investite, con prudenza genuina e con coscienza informativa rivolgendo l’attenzione non verso i facili guadagni ma solo verso le ragionate azioni di un vostro consulente finanziario familiare.

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