Panorama economico dell’Italia

Politica

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Il 2018 potrebbe riservarci delle sorprese. Che queste siano concrete, o meno, dipenderà dal quadro politico che si andrà a evidenziare con le imminenti elezioni. Di fatto, però, la situazione nazionale è troppo coinvolta perché possa permettere analisi attendibili entro poco tempo. La ripresa, comunque, sarà lenta.

Del resto, e lo rammentiamo ancora, il 2017 non è stato l’anno del “riscatto” economico. Infatti, politica ed economia hanno continuato a viaggiare su binari differenti.

 Da noi, resta carente la competitività che non riesce a tener testa con la necessità di una maggiore produttività. Il futuro Parlamento avrà da focalizzare, a tutto campo, i “gaps” che sono sempre sotto gli occhi di tutti. Questa non è solo una nostra sensazione.

 In tempi che si prospettano dovranno essere costruttivi e non solo politicamente.  Sul fronte delle questioni urgenti resta l’occupazione e il riallineamento sociale in generale. Per ritrovare la strada della ripresa, è indispensabile comprendere quali sono le possibilità per raggiungere degli obiettivi durevoli.

 Il passato, ovviamente, potrà esserci d’aiuto. Magari dando anche uno sguardo alla realtà socio/economica in essere in Eurolandia. Siamo, infatti, dell’avviso che l’Italia si trovi in una posizione di”recessione” particolare rispetto ad altri Stati stellati.

In breve, per evitare guai maggiori non possiamo accontentarci dei dibattiti che sono, spudoratamente, di parte.

Col “Rosatellum”, saranno i politici, gli stessi, d’adesso, ad armonizzare una “continuità” parlamentare non lontana dai presupposti per una duratura ripresa economica.

Giorgio Brignola

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