Prodi: ‘voto Pd. Gli altri contro il centrosinistra’

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GRASSO, IL CENTROSINISTRA DIVISO PER COLPA DI RENZI

La campagna elettorale entra nel vivo dopo la composizione delle liste, e arriva la presa di posizione di Romano PRODI, ‘il Pd e’ per l’unita’ del centrosinistra, LeU no’. Grasso replica: centrosinistra diviso per volonta’ di Renzi. Intanto i dem chiedono il ritiro del candidato M5s al Senato amico di Domenico Spada, ma Luigi Di Maio tira dritto e, alla presentazione del programma di Roberta Lombardi, dice che il M5S e’ cresciuto rispetto al 2013. Contro Di Maio va all’attacco Roberto Saviano: ‘chieda scusa’ per aver definito le imbarcazioni delle Ong impegnate a salvare vite umane ‘taxi del mare’.

Chiuse le liste, la campagna elettorale assume subito i toni dello scontro. Ma il campo di battaglia, almeno oggi, e’ tutto a sinistra e vede schierate le truppe del Partito Democratico contro quelle di Liberi e Uguali. A fronteggiarsi sono due alti ufficiali come Romano Prodi e Pietro Grasso. Il Professore conferma che votera’ il centro sinistra, ma aggiunge che non si riferisce a quello rappresentato da Pietro Grasso e Leu. Gli ex del Partito Democratico non mai citati direttamente, ma chiamati in causa quando l’ex premier sottolinea che chi e’ fuori dal centro sinistra “non lavora per l’unita’”. Parole che suonano come schiaffi a Pier Luigi Bersani e Pietro Grasso. Il presidente del Senato assicura che mai accettera’ di stare in coalizione con un partito che si dice di centro sinistra, il Pd, ma chiede ai bolognesi di votare Pierferdinando Casini. Un partito, aggiunge, che fa piazza pulita della minoranza interna e che si fa votare una legge elettorale ricorrendo a otto fiducie.

La scelta dell’ex presidente del Consiglio era nota. Prodi, d’altra parte, si era speso come mediatore alla ricerca di un accordo per costruire quel campo largo del centro sinistra che tenesse insieme Carlo Calenda e il Pd, Giuliano Pisapia e Movimento democratico e progressista di Bersani, prima ancora della nascita di Leu. Tentativo per il quale il segretario del Pd aveva dato carta bianca a Piero Fassino, ‘padre nobile’ del Pd proprio come Prodi. Un lavoro che ha prodotto l’alleanza fra Pd, +Europa – a sua volta frutto del patto tra Emma Bonino e Bruno Tabacci – e Insieme, la lista verde-prodian-socialista di Angelo Bonelli, Giulio Santagata e Riccardo Nencini. Fuori rimasero, per loro scelta, Sinistra Italiana e Mdp che, mentre Fassino continuava il suo giro di consultazioni, davano vita a Liberi e Uguali. Le parole di Prodi e la risposta di Grasso sembrano segnare, dunque, l’inizio di uno scontro che non si preannuncia breve per la conquista del campo di centro sinistra.

“L’indicazione di Romano Prodi e’ particolarmente chiara: in campo c’e’ un solo centrosinistra, rappresentato dalla coalizione del Pd. E’ abbastanza evidente infatti che ogni voto per Leu e’ un vantaggio per la destra e per i populisti”, dice il senatore ultra renziano, Andrea Marcucci, confermando la linea esplicitata da Renzi in una recente intervista televisiva quando, nello studio di Otto e Mezzo. L’unita’ del centro sinistra? “Vorrei dire con grande rispetto a Prodi che il gruppo che gli sta attorno e il Pd, piu’ che l’unita’ di centro sinistra ha realizzato i sogni della destra”, e’ il commento di Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana ed esponente di spicco di Liberi e Uguali. Stesso concetto ribadito da Arturo Scotto, deputato di Mdp: “Grande rispetto per Romano Prodi. Ma onestamente chi ha diviso il centrosinistra e’ chi ha adottato l’agenda della destra. Basta guardare il programma e il profilo delle candidature.

Tra Pd e Forza Italia sembra una gara a chi si assomiglia di piu’”. Ma nel Pd c’e’ anche chi non sbatte la porta in faccia a Grasso e ai suoi. Il post voto, infatti, e’ meno certo che mai e precludersi la possibilita’ di dialogare con forze che, in altre circostanze, sarebbero interlocutori naturali non conviene a nessuno. “Il Partito Democratico e’ impegnato a costruire una coalizione forte e credibile in grado di rispondere all’avanzata delle destre e delle forze estremiste”, afferma il coordinatore della segreteria dem, Lorenzo Guerini: “Accogliamo quindi con piacere le parole di Romano Prodi, che riconoscono la validita’ del lavoro fatto in direzione di un’azione unitaria delle forze di centrosinistra. Per noi l’avversario e’ alla nostra destra e l’obiettivo e’ dare seguito ai risultati raggiunti dai governi del Pd. Spero che le parole di Prodi siano uno stimolo per lavorare verso un comune obiettivo”.

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