Di Maio a Brindisi

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Io non solo confermo che Berlusconi è un traditore della patria, ma soprattutto ricordo agli italiani che Berlusconi è uno di quelli che ha firmato i trattati più vergognosi sull’immigrazione, che insieme al centrosinistra oggi hanno creato un fenomeno migratorio fuori controllo in Italia”. Così il candidato Premier del M5S Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a margine della tappa brindisina del “Rally per l’Italia”. Tappa con un focus sulla scuola iniziata questa mattina con la visita all’ITIS Ettore Majorana, dove è nato il progetto del “Book in Progress” che prevede lezioni con strumenti in 3D e il superamento del modello di lezione frontale. “Finanziare la scuola- ha detto Di Maio – significa assicurare continuità didattica, edilizia scolastica e abolizione delle classi pollaio. Questo si fa adeguando gli stipendi degli insegnanti alla media europea, investendo nell’edilizia scolastica con nuovi fondi non con nuove leggi e mettendo fine alla continua epoca delle riforme che non permettono mai di avviare un lavoro serio e continuativo sia in ambito scolastico che universitario”. 

Di Maio, accompagnato dai consiglieri regionali Antonella Laricchia e Gianluca Bozzetti e dai candidati alla Camera dei Deputati e al Senato Nunzio  Angiola, Valentina Palmisano,  Anna Macina e Giovanni Luca Aresta ha illustrato ai tanti cittadini presenti all’incontro il programma del M5S. “Un programma – ha detto – il cui obiettivo è far percepire  il cambiamento agli italiani. In Italia – ha continuato – ci sono 187 mila leggi vigenti, per questo  bisogna eliminare quelle inutili, ad esempio quelle che dovevano combattere l’evasione e invece combattono la gente onesta. In questo Paese  si è invertito l’onere della prova: per lo Stato siamo tutti disonesti e dobbiamo passare centinaia di giorni a dimostrare che non è così. La meritocrazia si crea facendo esattamente il contrario: bisogna lasciare in pace i cittadini, liberarli dalle continue scartoffie e dai controlli: l’evasione fiscale si combatte in tutta Europa incrociando le banche dati delle amministrazioni pubbliche. I programmi di tutti i partiti sono belli, la differenza sta nella credibilità di chi li fa. La domanda da fare quando ve li presentano  Destra e Sinistra è: “Chi finanzia la campagna elettorale? Solo così capirete chi agevoleranno con le loro leggi una volta al Governo. Nei prossimi 24 giorni si decideranno i prossimi 10 anni per l’Italia, adesso tocca agli italiani decidere tra noi che abbiamo un candidato Premier, un programma e che presenteremo la nostra squadra di governo – ha concluso – e gli altri partiti di cui oggi conosciamo le solite vecchie promesse”.

 

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