«Il mio tempo verrà!’». Mahler e il neo-onorevole musicista, Michele Nitti

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di Pierfranco Moliterni

BARI – Oggi mercoledi 7 marzo, …solo pochi minuti fa, per strada, a Bari, mi son sentito chiamare da ‘qualcuno’ : <<buonasera PROFESSORE!>> mi volto.. e vedo Michele Nitti, il neo onorevole da poco eletto nel Parlamento Italiano. Abbracci calorosi e da me un caloroso augurio. Per la cronaca, questo eccellente musicista e intellettuale, nativo di Adelfia, giovane direttore  d’orchestra, già allievo di Muti e di Ferro [ma mai abbastanza valorizzato, qui da noi…] si è laureato con me discutendo una tesi in Storia della Musica sulla X sinfonia di Mahler. E Mahler diceva sempre, “IL MIO TEMPO VERRA‘”!! Al di là delle differenze d’opinione politica, sono strasicuro che questo NOSTRO musicista (uno dei pochissimi nel Parlamento italiano, da sempre) farà bene anzi benissimo. Ricordo solamente qui che un altro ‘musicista’, un famoso cantautore dal nome di Gino Paoli, fu eletto nel 1987 come deputato fra le file del Partito Comunista Italiano (poi PDS), anche se in Parlamento si iscrisse al Gruppo Indipendente di Sinistra in quanto mai si tesserò. Nel 1992 dette l’addio all’attività politica professionale, non venendo rieletto parlamentare nelle liste del PDS.

Ma che c’entra Michele Nitti con tutto questo e con la politica praticata? Poco e niente, si direbbe, a cominciare dal collegio della Camera dei Deputati a cui è stato paracadutato che sta in quel del Salento, nel leccese… e quindi assai poco vicino all’ambiente barese in cui è nato e cresciuto dapprima diplomandosi in flauto al Conservatorio di Bari; poi in Lettere alla UniBa con una tesi su Gustav Mahler; a Milano ha seguito la scuola di direzione d’orchestra di Daniele Agiman a soli 24 anni! Nel 2005 viene nominato “miglior allievo di Direzione d’Orchestra” del Conservatorio di Milano. Lo stesso anno si laurea, come si diceva, con 110/110 e Lode in Lettere e Filosofia con una tesi intitolata “Fra tradizione ed innovazione. Le concezioni armoniche di G. Mahler” (relatore: chiar.mo prof. P. Moliterni). Intraprende giovanissimo anche gli studi di Composizione sotto la guida di Marco Della Sciucca e poi da Roberto Andreoni e Andrea Marena. Si perfeziona in Direzione d’Orchestra con Salvador Mas Conde a Vienna dove dirige nella prestigiosa Konzerthaus. Si perfeziona altresì con Riccardo Muti presso la Mediterranean Music Academy di Malta ed in seguito con Donato Renzetti. IL m° Gabriele Ferro lo ammette al corso annuale di alto perfezionamento rivolto a quattro Giovani Direttori d’Europa presso l’Accademia di Musica di Fiesole, sede dell’Orchestra  Giovanile Italiana.

Finalista al Primo Concorso internazionale per giovani direttori d’orchestra di Lanciano, dirige l’Orchestra Sinfonica Internazionale Giovanile “F. Fenaroli” eseguendo la Grande Pasqua Russa di Korsakov e le Danze Polovesiane di Borodin.
Per le manifestazioni mozartiane “Mozart Milano 2006” dirige il concerto inaugurale del Festival Mozart Giovani. Nel 2005 esordisce anche in campo operistico salendo sul podio nella direzione de “La Bohème” di G. Puccini, a chiusura della “Rassegna di Opera” organizzata dall’Associazione “Amici della Lirica” sotto il patrocinio della Provincia di Parma. Sempre in ambito operistico, al Teatro Municipale dei Filodrammatici di Piacenza, ottengono grande successo la direzione de “Il segreto di Susanna” di E.W. Ferrari, alla Palazzina Liberty di Milano “Il Pimpinone” di T. Albinoni e a Lecce la Traviata di G. Verdi. Viene regolarmente invitato come Direttore ospite da importanti istituzioni concertistiche come l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e la Fondazione Pergolesi-Spontini, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra Milano Classica, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari; ha altresì diretto l’Orchestra Filarmonica Ucraina di L’vov, il Christ Church Cathedral Choir di Dublino, l’Orchestra della Magna Grecia, l’Orchestra Filarmonica di Milano, l’OPECAM di Milano, l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, l’Orchestra Sinfonica Internazionale Giovanile di Lanciano. Ha diretto solisti prestigiosi come il violinista Francesco Manara, primo violino del Teatro alla Scala di Milano (nel Concerto per violino e orchestra di P. I. Cajkovskij) e la violinista Francesca Dego, la pianista Ilia Kim (Concerto di Mozart K466). Recentemente ha inciso con l’Orchestra di Milano Classica gli Intermezzi all’opera Pimpinone di T. Albinoni. All’attività artistica affianca quella accademica: presso l’Università di Teramo ha tenuto una conferenza sul tema “L’interprete al tempo dei nuovi media: il direttore d’orchestra”, presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione. Ad oggi, ricopre la Cattedra di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio di Musica “Schipa” di Lecce.

Come si vede, una biografia di artista a tutto tondo con interessi precipui nella musica ‘colta’. Ora Nitti siederà nel Parlamento e siamo certi che tirerà diritto sui temi della musica, della educazione musicale, dei teatri e della attività legate alla ‘musica di qualità’. Un bel viatico insomma, per questa bella testa pensante, per questa bella sensibilità di artista. E non so se è poco, di questi tempi, per un Michele Nitti che dalla direzione d’orchestra si troverà a dirigere e a stare assieme a colleghi ‘orchestrali’ parlamentari spesso molto confusionari e poco disciplinati.

Pierfranco Moliterni 

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