Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha sottoscritto oggi, con le rappresentanze di Confsal-Unsa, Cgil, Cisl, Uil e Federazione Intesa, l’accordo sulle progressioni economiche 2018.
ROMA – L’accordo individua i criteri delle progressioni economiche del personale amministrativo di tutto il Ministero della Giustizia e segue quello per le progressioni 2017, già in corso di attuazione, le cui Commissioni sono già al lavoro per esaminare le domande pervenute a seguito della pubblicazione dei bandi il 29 dicembre 2017.
Lo stanziamento complessivo previsto per le progressioni 2018 è di oltre 15 milioni e mezzo: con quello già approvato per le progressioni 2017, fanno circa 35 milioni di euro di impegno di spesa in favore del personale della Giustizia.
Sono 8.135 le posizioni programmate per gli sviluppi economici di tutto il Ministero, di cui 6.928 per la sola l’Amministrazione Giudiziaria. Unite alle 10.454 in corso di realizzazione, riguardano in totale 18.589 posizioni: di queste, 16.019 per l’Amministrazione giudiziaria, 1.388 per l’Amministrazione penitenziaria, 979 per la giustizia minorile e di comunità, 203 per gli Archivi notarili.
L’accordo costituisce una ulteriore conferma dell’impegno preso nel 2015 tra Amministrazione e Organizzazioni sindacali in sede di firma del Fondo Unico di Amministrazione 2012-2013-2014, che ha conseguito un importante obiettivo di valorizzazione del personale innovando le modalità delle procedure selettive, ora effettuate con criteri omogenei per tutti i dipartimenti.
Nel corso dell’incontro per la firma dell’accordo, il Ministro Orlando ha fatto inoltre il punto su quanto realizzato nei 4 anni del suo dicastero, anche grazie al costante e fattivo confronto con le Organizzazioni Sindacali: reclutamenti, riqualificazione e valorizzazione del personale già in servizio, i punti qualificanti di tale percorso. Ammontano a circa 550 milioni di euro le risorse reperite in questi anni per le politiche del personale.
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