Il contratto M5S e Lega

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Tra sceneggiate da avanspettacolo e con battute senza tempo, la partita politica Salvini/Di Maio continua con esasperante lentezza. Comunque, da quanto è emerso, il quadro politico potrebbe ancora cambiare.  Il Potere Legislativo è stato varato senza palesi difficoltà. Quello esecutivo è ancora tutto da capire; ma già è motivo d’attrito tra i partiti che lo avevano messo a fuoco. Di più non è possibile evidenziare proprio perché non sono noti i contenuti del contratto di governo. Del contratto sarà garante, a tempo opportuno, il Capo dello Stato.

 Nella foga della disamina, ancora irresponsabilmente lottizzata, resta da chiarire come andrà a essere gestita la politica della formazione di “centro/destra” con possibili aperture esterne di sostegno. Non è neppure da escludere, però, la cobelligeranza dei partitini che, all’occorrenza, potrebbero fare “numero” nel mucchio.

Entro il mese, il contratto elettorale, oggi ancora in “pectore,” sarà il banco di prova per la “tenuta” di un Esecutivo il cui Primo Ministro dovrà, fare i conti con un Parlamento assai differente da quello passato.

Date le ammissibili “novità”, potrebbe avere buon gioco anche una sorta di “fiducia” con voto segreto. Lega e Cinque Stelle faranno di tutto per non “mollare”. Se il contratto non dovesse essere stipulato, non ci sarebbero altre opportunità. Il Potere Legislativo è nelle condizioni di discutere ed approvare una nuova legge elettorale. Con buona pace delle tante ipotesi di governo che, sino ad ora, ci hanno solo demoralizzato.

Giorgio Brignola

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