«E la chiamano estate – Quando andavamo in villeggiatura»

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I racconti del cuore di Valentino Losito nel suo libro

BARI – «Vivere e scrivere sono un lungo viaggio, un continuo trasloco di pensieri, sentimenti ed esperienze», scrive Valentino Losito nella sua opera prima «E la chiamano estate – Quando andavamo in villeggiatura» che sarà presentato il prossimo 25 maggio  alle 19 presso la Libreria Gagliano (Viale della Repubblica 76, 70125 Bari).

L’evento è stato promosso dalla “Libreria Gagliano”, modera l’incontro il Prof. Avv.Enzo Varricchio, giornalista, vice direttore del quotidiano in line ‘ Il Corriere Nazionale’e scrittore.
Il libro, antologia di racconti, è una raccolta di storie, personaggi grandi e piccoli, che l’autore e suo padre cantastorie hanno incontrato nel cammino della vita. Le vicende che s’incrociano hanno come filo conduttore il borgo natio, quello della cara marina di Santo Spirito.
La cittadina sul mare diventa luogo del cuore, rete di episodi, un ufficio da cui passare a ritirare ricordi smarriti per farne memoria.
Nell’amarcord marinaro la nostalgia diventa assolutezza dialettica e, quindi, futura. Un sentimento sottile ed acuto si insinua negli occhi nel lettore che sentirà la necessità di tornare alla “villeggiatura”, cioè un tempo segnato dai ritmi della sospensione, dell’assenza, della distanza dalle cose del mondo.
Losito, dunque, rinverdisce “la promessa dell’estate” cercando “nelle sere serene la carezza della sperata quiete”.
Valentino Losito è nato nel 1956 a Bitonto.
Sposato con Rita, è papà di Caterina, Anna Chiara e Lorenzo. Giornalista professionista dal 1991.
Ha lavorato per 25 anni alla Gazzetta del Mezzogiorno, dove è stato capo servizio di politica interna e poi vice caporedattore centrale. Dal maggio del 2013 a ottobre 2017 è stato presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia di cui era stato segretario dal 2007 al 2010. Attualmente è consigliere nazionale dello stesso Ordine. È appassionato di giornalismo, politica, calcio, lirica, poesia e della sua città.
A metà degli anni ’90 è stato promotore, a Bitonto, del Centro studi e documentazione Agorà.
Si è sempre interessato ai temi legati alla cittadinanza attiva e ai rapporti tra fede e politica in relazione soprattutto all’educazione delle giovani generazioni.
Ha nel cassetto alcune favole scritte per i suoi ragazzi e il sogno di pubblicarle, molte poesie e la memoria di storie e racconti che gli ha lasciato in eredità suo padre, Lorenzo, e che vedono ora la luce con questa raccolta.

L’ingresso alla Libreria Gagliano è libero.

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