Massimo Borghesi presenta a Bari la biografia intellettuale di Papa Francesco

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Semplicità, sintesi degli opposti, cambiamento nel sogno della Chiesa evangelica   

Di Riccardo Guglielmi

Giovedì 7 giugno alle ore 17.00, nell’Aula magna dell’Ateneo di Bari, Massimo Borghesi, ordinario di Filosofia morale dell’Università di Perugia, presenta il suo ultimo libro “Jeoge Mario Bergoglio. Una biografia intellettuale”.  Dopo i saluti e gli onori di casa a cura del Magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio, interverranno Beppe Vacca, direttore dell’Istituto Antonio Gramsci e Gaetano Dammacco docente di diritto ecclesiastico e canonico. Conduce l’incontro Domenico Viola, docente di statistica e a Mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, le conclusioni.

Nel vasto panorama della letteratura su Papa Francesco, l’autore, con rigore scientifico ed esattezza di particolari, espone nel suo libro il pensiero del Papa, tracciando un profilo concreto, che partendo dalla genesi arriva allo sviluppo e alle concretizzazioni attuali, considerate da molti, spesso in cattiva fede,  semplici e banali.  Al Papa venuto dall’altro capo del mondo, dopo il pontificato di Benedetto XVI, caratterizzato dall’alta valenza teologica, si rimprovera, in Europa e negli Stati Uniti, di non essere occidentale, europeo e culturalmente preparato. Massimo Borghesi smonta questa tesi. La semplicità di Francesco è il  punto d’arrivo che presuppone la complessità di un pensiero profondo e originale che l’autore ricostruisce nelle sue radici, illuminando una personalità nella quale si coniuga un vissuto pastorale, mistico e intellettuale. La stessa semplicità diventa contagiosa e ispira il prof. Borghesi cui va il merito di aver saputo rendere fruibili a una platea di lettori, non di soli addetti ai lavori, il pensiero mistico e filosofico di un grande papa.

Bergoglio è fautore del Concilio Vaticano II e ha come riferimento la figura di Paolo VI. Rilevante è l’incontro intellettuale con Methol Ferré per originale lettura del rapporto tra cattolicesimo e modernità. E da questa formazione nasce la Sua capacità di creare sintesi quando esistono opposti. Sintesi che non è mai compromesso ma creazione di nuovi modelli sempre in evoluzione, riformulazione  e miglioramento; il tutto grazie alla presenza ispiratrice dello Spirito Santo che è vento forte non bonaccia. Un esempio è l’aver saputo dare nuova linfa alla chiesa argentina divisa tra appoggio alla dittatura o alla rivoluzione. Un pensiero complesso che alla modernità affianca il misticismo derivante dalla contemplazione e dalla lettura degli esercizi spirituali di Sant’Ignazio. Un pensiero dinamico mai statico, sempre aperto che non chiude gli spiragli e che non crea stereotipi. Questa è la base per l’attenzione alla politica e al sociale, la difesa degli ultimi, quelli che la società occidentale tende a scartare. La chiave del pensiero e dell’azione va cercata e trovata proprio nella contemplazione spirituale ignaziana e nella tradizione gesuitica. L’esperienza latinoamericana prende corpo dentro questa spiritualità e diventa chiave di lettura e luce. Dai primi giorni del pontificato, Bergoglio ha mostrato la volontà del cambiamento nel sogno dell’evangelizzazione. Chiesa senza autoreferenzialità,  povera, vicina ai poveri e agli ultimi, con preti pastori con “l’odore della pecora addosso”. Leggere “Jeoge Mario Bergoglio. Una biografia intellettuale” significa tuffarsi in cultura, etica, filosofia e umanità e ritrovare quell’energia interiore che tanto positivamente incide sul nostro potenziale di salute.

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