A Westminster la protesta delle mutande contro un deputato conservatore

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Una ‘collana’ di mutande femminili intrecciate e inchiodate sulla porta del suo ufficio a Westminster. Si e’ consumata cosi’, oggi, la protesta di anonime attiviste contro il deputato conservatore britannico Christopher Chope, ‘colpevole’ d’aver fatto slittare la settimana scorsa – almeno fino a luglio – il voto ai Comuni su una proposta di legge destinata a sanzionare penalmente in tutto il Regno una specifica molestia sessuale, il cosiddetto ‘upskirting’: cioe’ la pratica di fare di nascosto foto o video sotto la gonna di donne inconsapevoli, in genere con un telefonino.

L’ironica vendetta rappresenta il culmine di una serie di proteste e critiche nei confronti di Chope, dal quale sabato ha preso le distanze pure la premier Theresa May, leader del suo partito. Additato per la solitaria obiezione che ha impedito venerdi’ l’approvazione sprint della legge, il deputato ‘reprobo’ tuttavia non ci sta. In un’intervista ha respinto come “un totale travisamento della realta'” gli ammiccamenti di chi sembra volerlo far passare per “una specie di pervertito”. Chope, un tradizionalista in fatto di regolamenti parlamentari nominato di recente cavaliere dalla regina con il titolo di ‘sir’, ha al contrario assicurato di essere favorevole alla norma in se’, ma ostile a un iter accelerato senza dibattito. “Io – si e’ giustificato sir Christopher – mi sono limitato a difendere le prerogative della Camera contro le prevaricazioni del governo o: non siamo ancora la Russia di Vladimir Putin”.

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