“L’amore che basta”

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Giornalista, scrittrice, autrice televisiva, trainer psicospirituale; ha lavorato per Rai e Mediaset e diretto le riviste “Scienza e Fede” e “Psicodinamica”. Collabora, attualmente, con la rivista “Arte Medica” ed è docente dell’Istituto di Psicodinamica di Milano (ISPA). Appassionata studiosa di epistemologia e simbologia sacra, tiene conferenze e seminari sullo sviluppo del potenziale umano in Italia e fa parte di progetti, innovativi, in favore delle medicine integrate e della libertà terapeutica. E’ organizzatrice e moderatrice di convegni di divulgazione scientifica e culturale; svolge attività di biografa e editor per conto di case editrici e privati. Ha, da poco, presentato, presso Castel D’Ario (Mantova), il suo ultimo libro “L’amore che basta” (https://www.youtube.com/watch?v=HvgtPEY-taI&feature=youtu.behttps://www.karmanews.it/18707/lamore-che-basta/)

… una meditazione, allargata, sull’Amore.

“L’amore che basta”, un libro che, da quanto lei stessa dichiara, l’ha guidata nella sua medesima stesura e non viceversa, di cosa si tratta?

<<Ci sono libri che siamo noi a leggere e libri che ci leggono, ovvero che ci fanno da specchio. Allo stesso modo ci sono libri che siamo noi a scrivere e altri libri che sembrano scrivere noi e che rivelano, man mano che si procede nella loro composizione, un ordine di fondo che preesiste alla scrittura stessa, una sottile logica sotterranea, una storia che guida la storia, un archetipo, insomma, che soggiace al racconto. Il mio libro appartiene a quest’ultimo genere.>> 

Un libro di Spiritualità, in cui la riscoperta del “Sacro” si ritrova in ogni atomo di realtà… E’ così? 

<<Esatto. Per me la spiritualità fine a se stessa non è per niente interessante, ma lo diventa eccome quando diventa esperienza, vita vissuta, carne e sangue. 

Un tempo infatti cercavo il sacro guardando il cielo. Oggi, crescendo e maturando, ho scoperto che il sacro si nasconde nelle pieghe della realtà, talvolta perfino nella più inaccettabile delle realtà, laddove meno ci aspetteremmo di trovarlo. 

E il nostro occhio deve imparare a vederlo, a riconoscerlo, a stanarlo, poiché il senso di tutte le cose esiste, anche quando non è manifesto, ma è spesso solo la nostra percezione ad essere carente.>>

L’esperienza dello Spirito, una pratica da lei anticipata e descritta, ci spiega? 

<<Nel libro, che è anche divertente, parlo di un processo di evoluzione all’inverso, che procede dall’alto verso il basso. 

Si tratta della cronaca di una vera e propria incarnazione. L’incarnazione di un amore che un tempo rappresentava solo un concetto astratto, ideale, ma che via via si va solidificando, coagulando sempre più nella sua concretezza. Un amore che in precedenza era rivolto però a soggetti esterni e che in seguito diviene solo amore per se stessi e accettazione incondizionata anche del proprio limite, della propria imperfezione. Quando si giunge a questo tipo di amore, “l’amore che basta”, appunto, allora tutto diviene possibile nella nostra vita e noi sperimentiamo la presenza immanente della divinità in noi.>>

 L’Amore è la Via, quindi una strada, un percorso da seguire? 

<<Non ne esiste un’altra, che io sappia, o comunque nessun’altra che valga la pena di percorrere. Credo che anche il peggiore degli esseri umani, in fondo, voglia ciò che tutti vogliamo: amare ed essere amato.>>

Quali i suoi prossimi impegni? Sta lavorando a qualcosa di nuovo?

<<Al momento sto scrivendo un film per il cinema, su un soggetto biblico (che non posso però svelare) riportato ai giorni nostri…  Ma se devo proprio dire la verità, mi piacerebbe presto smettere di proiettarmi nel “fare”, per dedicarmi alla pura e semplice contemplazione della vita. Siccome però non posso ancora permettermi di fare ciò in modo continuativo, vuol dire che mi accontenterò per il momento di andare in vacanza nel mio Salento, a trarre ispirazione dalla sua luce mediorientale e del suo vento, che oltre a rimescolare la sabbia e le onde, rimescola anche le idee, i pensieri, i ricordi, le emozioni. Perciò il mio prossimo impegno è… fare le valigie!>>

Fedele Eugenio Boffoli

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