Il nuovo Bari “Born to run”

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Un nuovo Bari nato per correre, “Bor to run”, per dirla come Bruce Springsteen. Ancora una settimana caldissima, dunque, non solo dal punto di vista meteorologico, questa che sta per iniziare per il nuovo Bari che risorgerà dalle ceneri causate da Giancaspro. Il tempo non rende nulla a nessuno, né i rimpianti, né le stagioni, e occorre correre veloci per ottimizzare tutti gli step che la società incontrerà sul cammino.

Proseguono i colloqui del Sindaco con le varie delegazioni che appaiono interessate alla nuova società, dopo di che, una volta individuata, verrà affidato il titolo sportivo per iniziare l’anomala avventura nella serie D perché, inutile illudersi, dovrebbe essere questa la categoria dove militerà il Bari. La C appare, al momento, un obiettivo difficile e comunque gestibile in un secondo momento. Le urgenze capitano adesso a cominciare da quella di assegnare il titolo sportivo ad un gruppo che risponda ai parametri economici e ai progetti futuri, ed entro venerdì prossimo tutto dovrà essere compiuto, poi si ricomincerà a correre di nuovo perché occorrerà allestire una rosa vincente, arruolare il settore tecnico e quant’altro. Non si esclude, per problemi di ordine pubblico, che il Bari venga assegnato al girone dell’Abruzzo e del Molise, con qualche squadra del nord barese e qualche altra foggiana, proprio per evitare pericolosi focolai della provincia barese e leccese.

Come anticipato ieri, la cordata composta da una ventina di imprenditori baresi con a capo il Prof. Giannelli, il Dott. Danisi e l’Avvocato Di Cagno sembra avere più chance rispetto alle altre, un gruppo tutto barese e dalla comprovata capacità economica e morale, avulsa da speculazioni politiche, che appare favorita rispetto alle altre pretendenti. Tra l’altro domani verrà costituita la nuova società, S.S. Calcio Bari 2018, il nuovo club, appunto, presieduto da Giannelli, club che giocherebbe ancora al San Nicola per motivi pratici anche se andrà ridiscussa la questione delle competenze.

Rimangono, tuttavia, in piedi ma di un gradino più sotto, le proposte di Canonico e di Laruccia, quella della multinazionale, quella dell’ing. Napoli e Radrizzani ma, come noto, Napoli si muoverebbe solo con l’avallo dell’imprenditore italo-inglese, e infine quella relativa al tarantino Blasi.

Il tempo stringe e occorre far molto presto.

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