L’accattonaggio potrebbe diventare reato

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La proposta della Lega

Sta facendo discutere l’idea della Lega di voler mettere agli atti una proposta parlamentare che inserisca nel codice penale italiano il reato di “accattonaggio molesto”. L’idea, come ricorda il quotidiano romano Il Messaggero, sarebbe stata presentata da Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, il quale ipotizza il carcere da 3 a 6 mesi e un’ammenda da 3mila a 6mila euro per i trasgressori, ovvero per chi “disturba”. E c’è di più: se si causa “disagio”, l’autore della condotta rischia fino a un anno di carcere e fino a 10mila euro di ammenda.

Insomma pene durissime per l’accattonaggio molesto – così viene definito – che la Lega vorrebbe mettere in campo il prima possibile.

A sollevare un polverone anche l’idea del Ministro Salvini di reintrodurre la leva obbligatoria e soprattutto la circolare che consente ai sindaci di alcuni comuni italiani di multare chi vende oggetti in spiaggia e persino chi li compra. Secondo quest’ultimo provvedimento, dunque, è vietato acquistare braccialetti o gonfiabili (giusto per fare un esempio) in spiaggia, pena una multa. Molti i blitz predisposti in diverse parti d’Italia tra cui Taormina (Sicilia), già sede del G7, dove si è deciso di usare il pugno duro nei confronti degli ambulanti abusivi, così come chiesto dal vicepremier e Ministro dell’Interno Salvini.

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