Di Maio: “Arriva il team mani di forbice”

Economia & Finanza

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“Adesso nasce il team mani di forbice che comincerà a tagliare tutto quello che è inutile”. Lo annuncia il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio, parlando delle coperture della manovra finanziaria a margine del Global Forum per la democrazia diretta, in Campidoglio. “Il 2,4 di deficit si impone – spiega – perché noi abbiamo trovato tanti tagli da fare in questi 4 mesi ma che andranno a regime alla fine dell’anno prossimo”.

Da parte del governo ci sarà “piena interlocuzione con i mercati e con l’Unione europea – assicura -, non voglio alzare i toni. Non voglio sfidare i mercati o l’establishment ma restituire ai cittadini ciò che è stato loro tolto”. “Gli apparati stanno continuando a remare contro questo governo”, denuncia poi il vicepremier. “I tecnici devono essere al servizio del popolo e degli input che dà il governo. Ma se i tecnici non vogliono fare il loro dovere vorrà dire che cambieremo le leggi” come “la legge Bassanini, che dà più potere ai tecnici che ai politici”. “

Riguardo allo spread schizzato fino a 280 punti, il capo politico del M5S a ‘L’intervista’ di Maria Latella su SkyTg24 dice: “Sono tranquillo anche se è salito, perché poi a fine giornata è sceso”. “Quando il Def sarà pubblico – assicura -, si vedrà il più grande piano di investimento della storia dell’Italia”.

Il ministro dello Sviluppo economico definisce “normali e reazioni di ieri dei mercati alla nota d’aggiornamento. Ma, aggiunge, “ho visto diversi analisti non centrare l’obiettivo, pensando a una scusa della manovra per uscire dall’Europa e dall’euro. Invece – continua Di Maio – noi abbiamo fatto la ‘manovra del popolo’ che per la prima volta ricostituisce diritti sociali distrutti”.

Riguardo al reddito di cittadinanza, il vicepremier sottolinea: “Non darò un solo euro a una persona che vorrà stare sul divano senza fare nulla”. “Facciamo un patto: vai nel centro per l’impiego – spiega -, dove ti impegni per 8 ore a settimana nei lavori utili e intanto ti devi formare per un lavoro. Passi la giornata così, poi ti faccio tre proposte di lavoro. Se le rifiuti, perdi il reddito, se le accetti, perdi il reddito”. “Il reddito di cittadinanza non dà 780 euro da zero a 6 milioni e mezzo di persone. E’ integrativo al reddito”, ovvero “non ci sarà più nessuno che potrà guadagnare o avere una pensione minima sotto i 780 euro”.

Commentando l’ipotesi circolata relativa alle dimissioni del ministro Giovanni Tria , il capo politico dei 5 Stelle assicura: “Noi lo difendiamo, Tria deve restare al ministero dell’Economia. Si è descritta una situazione non vera”. “Non so – aggiunge – se il presidente Mattarella sia intervenuto per chiedere a Tria di rimanere. Ma anche noi lo difendiamo”.

Quanto ai funzionari del Mef, il vicepremier ribadisce: “Quando c’è un governo eletto dal popolo, questo dà input politici e i funzionari eseguono, ovviamente nelle regole”. E sul ragioniere generale Daniele Franco, Di Maio conclude: “L’ho visto un sola volta. Non posso dire se mi fido o non mi fido. Ma al Mef ho trovato trabocchetti e insidie di chi invece di fare il proprio dovere, faceva gli interessi dei vecchi partiti”. 

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