Violenza sulle donne: prima riunione cabina di regia

Stalking, bullismo & Cyberbullismo

Di

ROMA – “L’obiettivo è quello di lavorare in maniera congiunta con ministeri, regioni e comuni, dando vita ad un tavolo tecnico che possa sviluppare entro fine novembre, un piano esecutivo, capace di realizzare un vero e proprio processo di trasformazione culturale”. Lo ha detto il 26 settembre il sottosegretario alla Presidente del consiglio con delega alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora, al termine della prima riunione della cabina di regia interministeriale sulla violenza maschile voluta dallo stesso sottosegretario.

Al tavolo hanno partecipato i vertici dei ministeri coinvolti, tra cui la ministra per la Semplificazione e Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, e i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali.

“Per riuscirci – ha aggiunto Spadafora – sarà necessario rafforzare il ruolo strategico di istruzione e formazione di tutti i soggetti del pubblico e del privato coinvolti, potenziando anche gli interventi di sensibilizzazione e di informazione sulla tematica. Inoltre, è fondamentale stabilire un rapporto più diretto con le associazioni e con le reti territoriali antiviolenza, in modo da svolgere un’azione concreta sui territori, in particolar modo nei contesti più difficili”.

Lorenza Bonaccorsi, assessore al Turismo e alle Pari Opportunità della Regione Lazio e rappresentante delle Regioni d’ Italia alla Cabina di regia interministeriale sulla violenza maschile sulle donne, ha sottolineato che ”Il nostro impegno su questo fronte è sempre più determinato, sulle basi poste continuerò a lavorare e costruire. Sono certa che la Cabina di regia nazionale sarà una sede importante dove poter condividere fattivamente il nostro impegno e per condividere le buone pratiche che in questi anni e nei prossimi abbiamo messo e metteremo in campo’. ”Ho sottolineato in questa occasione alcuni principi che considero centrali: la necessità di un’azione a livello culturale sui temi della violenza e della decostruzione degli stereotipi legati al genere; la centralità dell”associazionismo come anello fondamentale per intraprendere per combattere la violenza sulle donne – ha concluso Bonaccorsi- la necessità di una programmazione di azioni concrete accompagnate da risorse economiche congrue; infine la necessità di avere dei dati per conoscere il fenomeno e per indirizzare le politiche con cognizione di causa”.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube