Palamara si autosospende dall’Anm: ‘cosi’ mi difendero”

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“Sono certo di chiarire i fatti che mi vengono contestati. Il mio intendimento ora e’ quello di recuperare la dignita’ e l’onore e di concentrarmi esclusivamente sulla difesa nel processo di fronte a tali infamanti accuse. Per tali ragioni mi assumo la responsabilita’ di auto sospendermi dal mio ruolo di associato con effetto immediato”. Lo scrive il pm romano Luca Palamara, indagato per corruzione a Perugia, al presidente dell’Anm Pasquale Grasso” . “Sono pero’ sicuro che il tempo e’ galantuomo e riuscira’ a ristabilire il reale accadimento dei fatti”, aggiunge Palamara, che dell’Anm e’ stato presidente.

Luca Palamara, pm a Roma, indagato dalla procura di Perugia per corruzione, si autosospende dall’Associazione nazionale magistrati. Lo lo annuncia lo stesso Palamara in una lettera al presidente dell’Anm ”Illustre presidente – scrive Palamara a Pasquale Grasso – sono certo di chiarire i fatti che mi vengono contestati. Il mio intendimento ora è quello recuperare la dignità e l’onore e di concentrarmi esclusivamente sulla difesa nel processo di fronte a tali infamanti accuse. Per tali ragioni mi assumo la responsabilità di auto sospendermi dal mio ruolo di associato con effetto immediato. Sono però sicuro – conclude il pm – che il tempo è galantuomo e riuscirà a ristabilire il reale accadimento dei fatti”. Sulla vicenda si riunira’ il 15 giugno il Comitato di coordinamento di Unicost che nel caso si vada a processo si costituira’ parte civile. “Gli accadimenti e le frequentazioni riferiti dagli organi di stampa”, dice l’Anm, rappresentano “una grave violazione commessa da parte di chi ha la responsabilita’ di far parte” del Csm “in palese contrasto con i principi e i valori che orientano i magistrati nel loro operare quotidiano”. Il Csm ha chiesto alla procura di Perugia la trasmissione degli atti “ostensibili oltre quelli gia’ in possesso del Consiglio” dell’inchiesta che vede indagati i pm di Roma Luca Palamara e Stefano Rocco Fava e il togato dimissionario Luigi Spina. Lo comunica il Comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli.

L’Associazione Nazionale Magistrati sta seguendo “con estrema attenzione, inquietudine e forte preoccupazione, le notizie di stampa che si susseguono”. Si delinea, spiega una nota dell’Anm, “il verificarsi di condotte il cui rilievo penale o disciplinare è rimesso alla valutazione degli organi competenti. Gli accadimenti e le frequentazioni riferiti dagli organi di stampa, tuttavia, sotto il profilo etico e deontologico, costituiscono – sottolinea l’Anm – una grave violazione commessa da parte di chi, in attuazione delle norme costituzionali, ha la responsabilità di far parte del Governo Autonomo della magistratura e sono in palese contrasto con i principi e i valori che orientano i magistrati

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