Roberta Perillo: un fidanzamento mortale.

Attualità & Cronaca

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La città dei campanili piange Roberta e gli accertamenti proseguono dopo la sepoltura.Una mia riflessione.

 

“No, che non è il tuo ultimo giorno di sole” è il sottofondo di dolore scandito in musica dalle parole di Biagio Antonacci che accompagnano il feretro fuori dalla chiesa madre di San Severo, Foggia.

Bianchi i fiori a migliaia e rosso acceso il colore delle scarpe eleganti di Roberta, sempre vicino alla bara, prima, durante e dopo il rito funebre. Ultimo saluto dei suoi, e miei, concittadini a Roberta Perillo, ragazza sorridente ritrovata cadavere nella vasca da bagno della sua abitazione.

Reo confesso il fidanzato Francesco, accompagnato dal padre lo scorso 11 Luglio in questura per raccontare l’ennesimo e tragico sipario di un’agonizzante storia d’amore.

La celebrazione presieduta da Mons. Giovanni Checchinato, Vescovo di San Severo, è stata l’apice silenzioso del dolore offerto al Cielo, dopo giorni d’incredulità prima, e sgomento dopo, ma sempre di affettuosa presenza corale attorno ai familiari della giovane pugliese.

Psicologicamente fragile è Francesco, l’uomo di cinque anni più maturo della sua Roberta, che all’indomani dell’accaduto ha cercato di ricordare come fosse naufragato un amore indubbiamente tormentato da giorni.

Di lui sappiamo poco, del suo passato e delle sue aspirazioni, scorgendo soltanto il viso che il social network volesse mostrarci, mentre cerchiamo di capire chi lo conoscesse realmente.

Niente indizi sul volto della sua anima, del suo malessere interiore, della sua reale inclinazione verso la compagna.

Un fidanzamento ormai giunto al capolinea ma nessuno dei loro amici avrebbe immaginato che il capolinea di un breve e travagliato rapporto potesse essere un pomeriggio di mezza estate.

 Sappiamo che la ragazza proprio quel giorno, l’undici Luglio, fosse convinta di porre fine al fidanzamento e deduco che siano scaturiti attimi di grande tensione tra i due, poiché lo stesso Francesco ha dichiarato di aver pensato al suicidio imminente. Lei l’ha prontamente fermato e poi il black out di un uomo robusto che assumeva farmaci, ma in pochi minuti ha drogato mani e cuore col veleno del femminicidio.

Roberta poche ore dopo si addormentava nella sua vasca da bagno colma di acqua fredda e l’autopsia in questi giorni parla di annegamento in attesa delle conferme finali sulle cause del decesso.

Nulla sappiamo della reazione della vittima o eventuale colluttazione tra i due in attesa che le indagini possano chiarire un quadro ancora apparentemente confuso.

Confusa era la loro relazione di appena due mesi ma decisa Roberta nel tagliare un nodo che avrebbe potuto soffocare le loro esistenze negli anni a venire.

Nella Cattedrale di Santa Maria Assunta applausi e lacrime mentre la salma si dirige verso l’abbraccio dei miei conterranei raccolti in un dignitoso clima di lutto cittadino.

Ultimo giorno di sole per questa ragazza solare? Forse no, perché indubbiamente la morte terrena non scrive l’ultimo capitolo di coloro che hanno amato e si sono lasciati amare, permettendo ai raggi di propagarsi dall’anima in mille gesti, spesso silenziosi.

Nulla di quanto accaduto nell’assolato appartamento di via Rodi era prevedibile, tuttavia i rapporti mortiferi che celano relazioni tormentate vanno stroncati sul nascere senza se e senza ma.

Questo soltanto è il messaggio che in queste ore deve raggiungere giovani e non ingarbugliati da relazioni sterili, mente si moltiplicano articoli e servizi radio-tv che urlano al femminicidio.

La violenza, in ogni luogo e in ogni contesto, non ha mai giustificazioni, maggiormente quando si cela dietro  ferite d’amore. Esse non le esorcizzi e non le allontani, ma le curi con le persone giuste e i percorsi appropriati.

L’amore ferisce ma non uccide, l’amore guarisce ma non recide; è la volontà umana che non puo’ concedersi di macchiarsi le mani di sangue quando tutto sembra finito, poiché l’unica certezza è che il sole tornerà a sorgere al termine delle notti più buie.

Quali coppie non hanno mai vissuto ore di sconforto nella relazione amorosa?  Oggigiorno  identificare sintomi e cause di estrema fragilità è imperativo di quanti, dalla famiglia alla società riconoscono che l’amore vero è tutt’altro rispetto ad asfissianti abitudini di convivenza.

Soccorrere una coppia arenata in diverbi e incomprensioni può richiedere allontanare i partners, anche solo al più piccolo sospetto che uno dei due possa sfogare un giorno il dolore dell’abbandono in cieca aggressività.

Questi tragici avvenimenti scuotano la società a vegliare ogni giorno piuttosto che impressionarsi per il prossimo fatto di cronaca: il femminicidio non deve fare più notizia perchè scompaia dalla mente umana!

Alla famiglia di Roberta e alle amiche che custodiranno nel loro cuore il giovane sorriso giunga il sincero cordoglio mio e di tutta la redazione.

Giuseppe Scarlato

 

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