Al Bari il trofeo di Salerno

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Il Bari vince il suo primo trofeo della stagione, effimero quanto si vuole, ma pur sempre un trofeo che dà autostima e infonde coraggio per il futuro. E se pensiamo che il Bari ha già battuto una squadra di serie B come il Pisa, allora qualche timida ma chiara spiegazione ci sarà.

Dopo aver battuto la Reggina ai rigori per 4-2, il Bari si è levato lo sfizio di battere anche la Salernitana dell’ex Giampiero Ventura proprio a casa loro andando, un po’, a rompere le uova nel paniere a chi avrebbe voluto e dovuto vincere il trofeo dal momento che si giocava in casa e, dunque, ci si aspettava una vittoria. Macché.

Il Bari, dopo aver battuto il Pisa a Storo, ha battuto anche la Salernitana con un gol di Scavone. Nella prima gara si è visto un Bari ben messo in campo ma che ha prestato spesso il fianco alla Reggina di Toscano che ha prodotto sei occasioni gol, due delle quali con l’ex Bellomo e che se avesse segnato un gol non ci sarebbe stato nulla da dire, per contro il Bari ha prodotto tre occasioni gol ma tutte sfumate. Nella seconda gara il Bari, con una squadra diversa nel suoi sei undicesimi, si è mosso bene, si è piazzato molto bene in difesa, ma in generale in tutto il campo, concedendo pochissimo ad un Salernitana in evidente ritardo di preparazione, rendendosi anche pericoloso in più occasioni, quella di Antenucci clamorosa quando si era già sull’1-0.

Insomma un buon Bari, operaio e consapevole dei propri mezzi che ha dato una ottima impressione sia per la tenuta atletica, sia per quella tecnico-tattica.

Cornacchini è contento, soddisfatto, nonostante si sia in precampionato, si lavora tanto, ma la squadra sembra attrezzata per far bene. C’è la possibilità di far bene perché Bari è una piazza colpevolmente inesplorata dalle precedenti timide e sparagnine gestioni, il Presidente De Laurentiiis, oggi in tribuna insieme al padre Aurelio, Presidente Onorario del Bari, crede nel progetto, la città lo sta seguendo, le sinergie sembrano funzionare e si hanno dei margini di miglioramento notevoli, insomma, le premesse per fare un campionato di vertice ci sono tutte. Solo il campo ed il tempo saranno gli unici giudici. Ininfluente la terza gara tra Reggina e Salernitana.

Nel primo tempo il Bari è sceso in campo con Frattali, Corsinelli, Di Cesare, Sabbione, Costa, Bolzoni, Hamlili, Feola, Terrani, Simeri e Neglia, mentre nel secondo tempo è sceso in campo con Frattali, Berra, Di Cesare (sostituito poi da Sabbione), Perrotta, Costa, Folorunsho, Hamlili, Scavone. Kupisz, Antenucci, D’Ursi (sostituito da Terrani).

Buone le prestazioni di tutti, D’Ursi ancora in ritardo non tanto di preparazione quanto di intesa coi compagni, come era logico che fosse, Bolzoni e Simeri un po’ in affanno, Folorunsho e Kupisz un passo indietro rispetto a Bedollo ma, lo ripetiamo, tutti insieme hanno tenuto bene il campo impedendo agli avversari di imbastire azioni degne di rilievo.

 

Massimo Longo

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