Parliamo col presidente della I Commissione della Camera di Taranto e dei lavoratori ILVA

Giuseppe Brescia, presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati ha risposto a qualche domanda che gli abbiamo posto sull’Ilva ed i lavoratori tarantini.

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L’On.le Giuseppe Brescia, che mi dicono essere uno dei parlamentari più vicino alle posizioni di Fico, sia sul piano più strettamente di collocazione politica (l’ala a sinistra del partito), sia per la sensibilità verso temi cari a Fico, come il meridionalismo e la tutela della classe operaia, soprattutto in quel sud che rischia di vederla azzerata dall’unica possibilità che alle volte appare percorribile: emigrare, ha accettato di rispondere alle mie domande, non prima di aver dichiarato che “la soluzione per Taranto è praticabile solo dopo aver compreso che l’unica soluzione possibile è quella di guardare a modelli come Bilbao.

L’essere Presidente di una Commissione tra le più importanti ed impegnative, gli Affati costituzionali non danno tregua, non ha fatto dimenticare a Beppe Brescia di essere un Deputato eletto nelle fila del Movimento 5Stelle a Bari, ovvero nella capitale della Puglia.

Interrogato a proposito della tragedia dei lavoratori dell’ILVA, che sembrano ormai irrimediabilmente costretti a scegliere tra il licenziamento e la vita, sempre più in pericolo, mentre si discute sul concedere o meno immunità penali ai Mittal ed ai loro maggiori manager, l’on.le Brescia risponde chiarendo: “Dopo aver sbloccato 30 milioni per i comuni dell’area di crisi, il ministro Patuanelli ha dato l’ok a 12 progetti di restauro della città vecchia di Taranto finanziati con 90 milioni. C’è poi l’impegno del governo a istituire a Taranto il corso di laurea in medicina. Cultura, innovazione e turismo sono le basi per la riconversione economica di una città e di un territorio ferito. Non possiamo condannare Taranto all’Ilva-dipendenza. Bisogna costruire un’alternativa, anche con una legge speciale, guardando a modelli che hanno funzionato all’estero come ad esempio Bilbao.”

Posso tranquillamente ammettere che la soluzione adottata è la migliore possibile in un momento di transizione, come quello attuale, ma rimane l’obiezione di chi come Calenda o diversi leghisti, si chiede che fine fa la produzione italiana nella siderurgia. A tale proposito Brescia dopo aver ricordato che  “Ieri nel confronto coraggioso con i tarantini il presidente Conte è rimasto colpito da un operaio che gli ha detto “Presidente, da trent’anni non si pianta un albero”.  Ed aver aggiunto, quindi, “che tanto è il segno di una comunità condannata al ricatto del lavoro in cambio della salute. A questi cittadini lo Stato deve dare risposte a testa alta con senso di giustizia e senza rinunciare alla legalità.” 

E sul problema della produzione italiana in campo siderurgico, e la funzione strategia dell’Ilva di Taranto, Brescia precisa che “l’industria dell’acciaio è in crisi e deve rigenerarsi innovando i propri processi produttivi (penso per esempio ai modelli a idrogeno su cui si lavora in Austria e in Svezia). Questa fase prescinde da Taranto dove  “risolvere l’immediato” oggi significa dare certezze ai lavoratori e utilizzare la massima attenzione politico-mediatica per ragionare in maniera diversa sul futuro. Ogni soluzione tampone non sarà diversa dai tanti decreti legge che si sono alternati in passato. Rinvierà e sposterà i problemi, senza cancellarli. 

Certo, rimane il mistero di un arsenale, come quello  tarantino, tra l’altro collocato in posizione ideale nel mediterraneo, sacrificato a vantaggio dei cantieri navali del nord Italia. Ma forse per nessuno di noi due è un mistero ma solo la chiave di lettura più evidente dei perchè  un meridione, sempre più carico di problemi, apparentemente, irrisolvibili, debba essere sempre a margine della produzione legislativa e di sostegno.

Ringrazio l’amico e l’onorevole per il tempo dedicato, conscio che in questi giorni tensione e lavoro arretrato devono trovare immediata soluzione.

Gianvito Pugliese – capo redattore centrale – gianvitopugliese@gmail.com


 

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