Per il leader di Forza Italia è un atteggiamento ”tipico del dilettantismo e della confusione culturale”. Ma al Foglio ha parlato anche del suo nuovo progetto, Altra Italia
Per il leader di Forza Italia è un atteggiamento ”tipico del dilettantismo e della confusione culturale” che i due soggetti politici condividono “per attaccamento al potere, per non consentire agli italiani di votare”. Così come “chi ha dato vita al governo Conte lo ha fatto proprio per impedire alla maggioranza naturale degli italiani, che è il centrodestra, di andare al governo”.
Il progetto Altra Italia
Berlusconi parla anche della sua ultima iniziativa politica, il varo dell’Altra Italia e dice che questa “si pone obiettivi decisamente diversi e più ambiziosi rispetto all’individuazione di un mio successore” e che lo spazio politico di questa nuova formazione “sono quegli italiani che non vanno a votare perché delusi dalla politica, ma si definiscono liberali, cattolici, moderati, conservatori” e che recenti sondaggi quantificano “in 7 milioni” di persone e voti. Tanto che “se si fossero presentati alle elezioni, sarebbero il secondo partito italiano” puntualizza. E “sommandoli ai voti di Forza Italia, potremmo teoricamente competere per essere il primo”, chiosa.
Le posizioni critiche interne al partito
Quanto alla posizione di Mara Carfagna, e alle sue “posizioni critiche, del tutto legittime in un grande partito liberale come il nostro”, Berlusconi non condivide “piuttosto il fatto di esprimerle attraverso giornali e agenzie di stampa invece che nei luoghi decisionali di Forza Italia ai quali l’ho tante volte invitata a far parte”.
Questo atteggiamento per l’ex Cavaliere “ha autorizzato, immagino al di là delle sue intenzioni, i commentatori a noi ostili a parlare addirittura di scissione, a raffigurare una Forza Italia appiattita sulle posizioni sovraniste fino al punto da rendere necessario un altro contenitore politico che rappresenti i moderati”.