Lecce, con Lapadula e Calderoni raggiunge il Cagliari

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LECCE – Con un finale di gara straordinario il Lecce conquista un punto contro un Cagliari estremamente cinico che capitalizza tutto quello che di buono ha fatto nella metà campo dei giallorossi, due azioni e poco più. Sotto di due reti – Joao Pedro su rigore e Nainggolan con un tiro dal limite, i ragazzi di Liverani hanno ripreso in mano la partita con Lapadula, che realizza dal dischetto, e con Calderoni, nel recupero, con i sardi in nove per l’espulsione di Olsen (dopo quella di Cacciatore) reo di aver colpito l’attaccante del Lecce in un corpo a corpo sul filo dell’adrenalina. Nella circostanza l’arbitro ha mostrato il cartellino rosso, molto discutibile, anche all’attaccante di casa.

Primo tempo
Entrambi i tecnici ripropongono le formazioni indicate domenica sera, prima del rinvio della gara per impraticabilità del campo. Il Lecce più del Cagliari registra assenze di peso: c’è Shakhov al posto di Mancosu, Tabanelli rientra ma manca Majer, La Mantia parte per la seconda volta titolare, accanto a Lapadula (dopo la prima giornata, a Milano contro l’Inter). Rispoli preferito a Meccariello, non in perfette condizioni, come laterale difensivo destro.

Dopo il quarto d’ora iniziale trascorso senza episodi importanti, il Lecce si fa vedere in avanti: tiro di Lapadula dal limite dell’area, deviato in corner da un difensore. Tocca ancora all’attaccante giallorosso creare allarme nella difesa del Cagliari con un colpo di testa terminato sul fondo. Al 26’ l’azione che cambia l’inerzia della gara: gli ospiti vanno al cross dal fronte destro dell’attacco e La Mantia colpisce con il braccio che segue l’andatura del corpo, in corsa. È il Var a segnalare il tocco, l’arbitro rivede l’episodio sul monitor e decreta la massima punizione che Joao Pedro trasforma.

Il Lecce riparte con convinzione: al 35’ il tiro di La Mantia, deviato, viene respinto da Olsen molto bravo ad accorgersi del cambio di traiettoria.

Secondo tempo
Al 47’ Lapadula, su cross di Petriccione, chiama Olsen alla presa a terra. Al 52’ ancora il numero 9 riceve da Shakhov, prepara il tiro e l’estremo ospite respinge. Cagliari molto vicino al raddoppio al 55’: Nandez conclude di poco al lato con una conclusione in diagonale. Al 58’ Tabanelli sbaglia la misura di un passaggio, Joao Pedro vince un rimpallo e s’invola verso Gabriel: per fortuna del Lecce l’attaccante perde l’equilibrio sul terreno bagnato dalla pioggia un secondo prima di calciare verso la porta.

Al 62’ termina oltre la traversa la punizione di Tabanelli, mentre al munto 67 arriva il raddoppio del Cagliari: Nainggolan dal limite dell’area supera Gabriel dopo una respinta corta di Tabanelli su cross dal lato sinistro. Farias prende il posto di Shakhov, Ionita quello di Simeone. Ottima opportunità per il Lecce al 79’ con La Mantia che non trova lo specchio della porta da posizione ravvicinata.

Con il brasiliano, ora cittadino italiano, i padroni di casa schiacciano i sardi nella lora area di rigore, cercando sempre di mettere in pratica il calcio di mister Liverani. Plateale, al minuto 82, il tocco con la mano Cacciatore che salva la sua porta su colpo di testa di La Mantia: espulsione e rigore sono entrambi ineccepibili. Segna Lapadula e poi prende corpo l’episodio sul quale il Lecce, al termine della gara, ha protestato con veemenza (qui l’articolo). L’arbitro, infatti, sanziona i protagonisti della contesa con il rosso, ma la dinamica chiarisce il regime delle responsabilità: il portiere dà prima una spallata e poi una manata piena al giocatore del Lecce che tra i due colpi ricevuti avevo sporto il capo in avanti.

Suona davvero sproporzionata la decisione di Mariani (e la valutazione del Var, Baroni di Firenza), tanto più che Olsen aveva già allontanato platealmente la sfera sulla quale si erano avventati i leccesi per riprendere subito le ostilità. Rafael, il secondo portiere, entra per Nainggolan mentre Mattiello sostituisce Rog: l’intento di mister Maran è quello di fare blocco e portare a casa il pari mentre Liverani inserisce Dubickas per Rispoli con il chiaro intento di approfittare dell’inerzia del finale.

Con il Cagliari in nove e il Lecce in dieci, il forcing dei salentini è costante nei sette minuti di recupero concessi: clamoroso errore di Tabanelli che, servito da Farias, conclude alto a pochi metri dalla porta. Il Lecce non demorde e raggiunge il pari con Calderoni che di sinistro gonfia la rete, su passaggio di Tachtsidis quando il cronometro segna il 91′. I padroni di casa insistono senza riuscire a completare l’opera, uscendo comunque dal camp tra gli applausi convinti del proprio pubblico che attende ancora la prima vittoria in casa, ma che riesce anche a trascinare la squadra quando bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Il tabellino 

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Rispoli (87′ Dubickas), Rossettini (57′ Meccariello), Lucioni (cap.), Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Tabanelli; Shakhov (69′ Farias); Lapadula, La Mantia. A disposizione: Vigorito, Bleve, Riccardi, Vera, Benzar, Gallo, Lo Faso, Dell’Orco, Imbula. Allenatore: Liverani

CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Cacciatore, Pisacane, Klavan, Lykogiannis; Nandez, Cigarini, Rog (87′ Mattiello); Naigolann (cap.) (86′ Rafael); Simeone (76′ Ionita), Pedro. A disposizione: Bittencourt, Pinna, Cerri, Oliva, Aresti, Faragò, Deiola, Castro, Walukiewicz. Allenatore: Maran

Marcatori: 30′ Joao Pedro, 67′ Nainggolan, 83′ Lapadula, 90+1 Calderoni

Ammoniti:21′ Lykogiannis, 45+5 Rog, 68′ Petriccione, 90+5 Farias

Espulsi: 81′ Cacciatore, 85′ Olsen e Lapadula

Arbitro: Mariani di Aprilia; assistenti: Vivenzi e Lo Cicero di Brescia.

Quarto ufficiale: Baroni di Firenze; Var: La Penna di Roma 1; assistente Var: Longo di Paola

Articolo di Gabriele De Giorgi (lecceprima.it)

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