La coerenza

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Fare una stima sull’attuale politica italiana sarebbe ostinarsi su un ingannevole problema. Quindi, ci sembra più opportuno tralasciare i suoi molteplici seguiti. Intanto, vedremo quali nuove trovate saprà propinarci questo Esecutivo di Centro/Sinistra per ipotizzare un’Italia migliore.

Se si troverà un accordo efficacie, non è da escludere che questa Legislatura potrebbe “durare” anche sino alla prossima primavera. Non a caso, ma con nostro stupore, già ci si riferisce di un “terzo polo di centro” che dovrebbe compattare gli incerti e delusi dell’area mediana del nostro Parlamento. Se si volesse realmente voltare pagina, la “Vecchia Guardia” non dovrebbe essere richiamata. Senza clamore, è giunto il tempo per cambiare “bottega” e “bottegai”.

 Basta con le garanzie per affrontare una nuova via. La nostra politica sa di vecchio. Anche per i Parlamentari ci dovrebbe essere un limite d’età per conservare il mandato.

 Sotto questo profilo, gli ultimi anni della Repubblica, non sono stati dissimili da quelli che potrebbero ripresentarsi. L’onestà politica è l’unico parametro che realmente potrebbe contare; anche per il futuro. Se si troverà un “accordo”, serio, il Parlamento dovrebbe assumersi il compito di concretare quelle premesse che traghetteranno l’Italia dal “passato” al “futuro”. Con più logicità e meno parole.

 Pur con queste dissertazioni, non siamo però nelle condizioni d’assicurare atteggiamenti che incoraggino le nostre tesi. L’arcano da sbrogliare è, e rimane, quello della tenuta politica non di “facciata”. Non siamo nuovi a queste considerazioni, ma i risultati, nostro malgrado, ci hanno dato sempre ragione. Anche se, per coerenza, avremmo voluto non averla.

Giorgio Brignola

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