L’incomprensibile scomparsa di Martina raccontata da Gianni Brandi

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

Di

di F. Moretti

A volte anche la luna è piatta” è l’ultimo romanzo di Gianni Brandi, un thriller psicologico orchestrato magistralmente per instillare nel lettore gli stessi dubbi e domande del protagonista, Roberto Spina. Un giorno come tanti eppure così diverso dalla normale routine quotidiana, Roberto si sveglia e scopre un’amara realtà, la figlia Martina è scomparsa nel nulla, come se non fosse mai esistita

La tranquilla vita di Roberto, ingegnere edile napoletano, viene sconvolta una mattina di aprile del 2018. Svegliatosi di soprassalto, entra nella camera da letto della figlia Martina di sette anni, ma la trova vuota. Della bambina nessuna traccia. Perfino la moglie, la madre della bimba, nega l’esistenza di Martina e appare completamente diversa dal giorno prima: non più una mamma trascurata, ma una donna in carriera perfettamente curata e con abiti griffati. Roberto si mette alla ricerca della documentazione che possa testimoniare l’effettiva esistenza della bambina, ma invano: Martina non risulta da nessuna parte, né negli archivi della clinica dov’è nata, né all’ufficio anagrafe. Si reca anche presso la scuola frequentata dalla figlia, ma nessuno la conosce. Incontra uno strano uomo che lo conduce in un borgo d’altri tempi e gli mostra una foto che ritrae Martina abbracciata a una donna sconosciuta. È così che ha inizio l’avventura di un padre alla ricerca di una figlia forse mai esistita, un viaggio che lo porterà in un universo di legami e situazioni che superano i confini spazio-temporali.

Sin dalle prime pagine di questo strepitoso romanzo il lettore viene immerso psicologicamente nel dramma del protagonista, che un mattino si sveglia, passa davanti alla camera della figlioletta e non la trova. Martina è scomparsa, e con lei le sue foto, i giochi, gli arredi, come se la piccola non fosse mai vissuta. Le sorprese per Roberto non sono finite, Magda, la moglie, ha subito un cambiamento radicale nell’aspetto fisico, non più una donna sciatta e trasandata ma smisuratamente curata, irriconoscibile dinanzi ai ricordi del marito. Nella notte un inquietante mistero sembra aver travolto la casa e la vita di questo incredulo ingegnere napoletano. Tante le domande molti gli enigmi da sciogliere.

Un thriller psicologico che rivela l’abilità dello scrittore Gianni Brandi nello scandagliare le zone d’ombra della mente umana, l’opera letteraria presenta una sofisticata introspezione psicologica.

I personaggi originali e coinvolgenti con un protagonista al quale è impossibile non affezionarsi ed entrare in empatia condividendo l’intimo dolore di un padre per la figlioletta scomparsa.

Un romanzo che prima incuriosisce con le mille domande che suscita, poi inchioda con l’evolversi di una trama coinvolgente e costruita a più livelli, infine intriga con un ritmo narrativo sempre più incalzante e confessioni che cambiano le carte in gioco, creando un vortice di mistero pagina dopo pagina.  Lo stile di scrittura è fluido e dinamico connotato in corrispondenza agli usi del linguaggio italiano contemporaneo.

Uno straordinario romanzo con tutte le caratteristiche che lo rendono un perfetto thriller a sfondo psicologico che terrà incollati fino all’ultima sorprendente riga.

Autore: Gianni Brandi

Titolo: A volte anche la luna è piatta

Edizioni: Aletheia Editore

Anno di pubblicazione: 2019

 

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